Quando un alieno entra nel tuo corpo non è quasi mai una bella cosa.
Forse l'intruso ha solo bisogno di un organismo ospite per il suo cucciolo, come in Alien di Ridley Scott, causando qualche problema al momento della "nascita".
Capita anche che la coscienza aliena si sovrapponga a quella dello sfortunato ospite, come in L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel ma anche nel recente The Host, diretto da Andrew Niccol.
Nel migliore dei casi la creatura vuole usarti temporaneamente per sperimentare nuove esperienze, come nel racconto Passeggeri, che fruttò un Premio Nebula a Robert Silverberg (disponibile su DelosDigital, dove ha inaugurato la collana Biblioteca di un sole lontano).
Ma gli alieni di Hal Clement sono differenti, si tratti del Barlennan di Stella doppia 61 Cygni o degli strani esseri di Il sole è abitato, gli schemi abituali non sono più validi.
Così quando Bob Kinnaird viene invaso da un alieno ameboide proprio nell'ultimo giorno di vacanza le cose evolveranno in modo inaspettato.
Il tema di Strisciava sulla sabbia, come abbiamo visto, è un classico della fantascienza, lo sviluppo della storia conferma che non è necessario avere un'idea originale per ottenere un buon romanzo.
Con il seguito La cura impossibile, scritto quasi trenta anni dopo, questo romanzo forma il primo Urania Millemondi del 2019, che porta il sibillino titolo Strisciavano sulla sabbia.
Il libro
Che cosa succederebbe se due alieni ameboidi, un criminale galattico e il detective alle sue calcagna, nel rincorrersi per il cosmo precipitassero sulla Terra, perdendo il contatto con i propri organismi simbionti? E se un ignaro ragazzino addormentato su una spiaggia polinesiana venisse scelto come nuovo corpo ospite di uno di essi?
Harry Clement Stubbs, in arte Hal Clement, esordì come scrittore proprio con Strisciava sulla sabbia (1950), suo primo romanzo, in cui mise a frutto i propri studi di chimica e astronomia a Harvard, uniti a una straordinaria e ingegnosa fantasia.
La figura del Cacciatore, globo protoplasmatico verde co-pratogonista accanto al giovanissimo Bob Kinnaird, dimostrò al pubblico dei lettori che un alieno senziente non doveva necessariamente avere forma umanoide, né tantomeno essere malvagio, come la maggior parte degli alieni invasori della fantascienza di quei tempi.
Hal Clement, insieme a Clifford D. Simak, fu uno dei pochi scrittori statunitensi a distinguersi sotto questo aspetto durante gli anni della Guerra Fredda.
Strisciava sulla sabbia è considerato uno dei migliori romanzi “poliscientifici”, che presentano cioè un connubio perfetto fra il genere giallo e quello fantascientifico.
La cura impossibile (1978), secondo romanzo di questo Millemondi, riprende le fila della vicenda alcuni anni dopo. Il Cacciatore e Bob, appena laureatosi in ingegneria, tornano in Polinesia per una nuova indagine. Stavolta il mistero è legato al prematuro deperimento fisico del giovane, che lo sta portando rapidamente alla morte. I due “simbionti” dovranno scoprire che cosa sta accadendo al corpo di Bob per salvare entrambi da una fine terribile.
Hal Clemet scrisse numerosi altri racconti e romanzi. Il suo capolavoro, Stella Doppia 61 Cygni (uscito nel 2010 su Urania Collezione 89), fece sì che negli anni successivi fosse considerato uno dei pionieri della hard science fiction. Vinse persino un Retro Hugo Award nel 1996!
Curiosità Da “Strisciava sulla sabbia”, in originale Needle, “ago”, il regista Jack Sholder trasse il film “L’alieno” (The Hidden, 1987) adattamento non fedele e molto più violento del romanzo originale. Anche il manga Seven Billion Needles di Nobuaki Tadano del 2008 è dichiaratamente ispirato al romanzo.
Hal Clement, Strisciavano sulla sabbia, Mondadori, collana Urania Millemondi 83, Traduzione Andreina Negretti e Delio Zinoni, Euro 7,90, ebook Euro 3,99
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