L'originalità è merce rara nella fantascienza, ed in particolare nella narrativa. Eppure, a volte, basta poco per ottenere delle storie se non pienamente originali, quantomeno ad alto tasso di novità. È il caso dell'antologia La vittoria impossibile, curata da Andrea Pelliccia e pubblicata da Delos Digital nella collana Odissea Fantascienza (ebook 3,99, libro € 15,00), con prefazione di Darwin Pastorin.
Il genere a cui appartengono i 13 racconti della raccolta è quello dell'Ucronia, ma declinata con storie ambientate nei momenti cruciali o quantomeno significativi dello sport.
Generalmente, l'Ucronia si occupa di presentare versioni alternative di importanti momenti storici, che possono riguardare un fatto politico, economico oppure un personaggio della storia con la S maiuscola. Ad esempio, se Cristoforo Colombo non avesse scoperto l'America, oppure se lo avesse fatto per conto della Repubblica di Genova e non per la Spagna e così via. Il genere è, per l'appunto, spesso denominato con l'appellativo anche di Storia Alternativa o Fantastoria, proprio perché gioca con eventi storici che poi hanno cambiato radicalmente il presente. Sta poi allo scrittore scegliere di raccontare il momento storico che non avviene come lo conosciamo, oppure ambientare la storia anni dopo per raccontare ciò che è successo dopo di esso. Un altro esempio classico è il romanzo L'uomo nell'alto castello di Philip K. Dick, conosciuto in Italia anche con il titolo de La svastica sul sole, che parte dalla premessa di come Giappone e Germania abbiano vinto la Seconda Guerra Mondiale, ma racconta di come, alcuni anni dopo, si siano divisi e governino l'America.
La vittoria impossibile esplora alcuni dei più importanti avvenimenti che riguardano la storia dello sport: dal calcio al rugby, dalla boxe alla pallacanestro, fino alla Formula 1.
Il curatore ha deciso di mischiare le carte, inserendo nell'antologia tanto autori già noti nel mondo del fantastico e della fantascienza, tanto autori che invece non si sono cimentati con questi generi, ma sono più avvezzi alla narrativa mainstream o a quella sportiva.
Lo stesso curatore, del resto, oltre ad essere un collaboratore di Fantascienza.com e Delos Science Fiction e autore di alcuni racconti pubblicati in antologie collettive, ha curato in precedenza per Absolutely Free Editore proprio due antologie di narrativa sportiva: Up & Under – racconti di rugby (2011) e Quando c'era Paolo Valenti (2013).
Il primo racconto, dal titolo Gli operai che non fecero l'impresa, di Simone Cola e Marco Di Grazia ci porta indietro nel tempo, agli albori del calcio, di quando si giocò nel Regno Unito nel 1883, la FA Cup, partita tra una compagine di dilettanti formata da operai e una di e studenti ricchi. Il racconto è giocato, è il caso di dirlo, sulla nostalgia, su un calcio che potremmo definire puro, quando ancora non c'erano sponsor e i soldi non la facevano da padrone.
Segue il racconto Tutti neri di Andrea Pelliccia. Il curatore dell'antologia non rinuncia a partecipare al progetto editoriale che ha messo in campo con una storia che narra di una partita di rugby, che non si è mai svolta, quella tra gli All Blacks (a cui il titolo rimanda), la squadra nazionale della Nuova Zelanda e una selezione di giocatori italiani, non ancora una vera e propria nazionale, il cui nucleo centrale era formato da portuali di Genova. Molto intenso il racconto che racconta anche uno spaccato sociale dell'Italia del 1905, anno in cui effettivamente i giocatori neozelandesi fecero una tournée in Europa affrontando alcune squadre, ma non una italiana.
Anche il terzo racconto, il più bello dell'antologia, racconta di una partita di calcio che non si è mai disputata, quella della finale dei mondiali del 1958 tra l'Italia, capitanata da Valentino Mazzola,e il Brasile, in cui cominciava la sua carriera quel fenomeno che risponde al nome di Pelè. Il titolo è Passaggio di consegne e l'autore è uno dei più importanti scrittori di Ucronia che abbiamo in Italia: Giampietro Stocco. Il passaggio di consegne del titolo si riferisce proprio a quello che avviene idealmente tra un Mazzola a fine carriera e il giovane asso brasiliano, ma nel mezzo c'è anche la storia politica e sociale di un'Italia il cui presidente del consiglio è Enrico Mattei. La partita non poté mai avvenire perché Mazzola e molti altri giocatori della nazionale italiana immaginata da Stocco perirono nella nota tragedia di Superga, in cui morì la squadra del Grande Torino.
Un altro grande giocatore di calcio, il nordilandese George Best, è il protagonista di La stanza di George di Simone Galeotti, che si gioca anche su un viaggio nel tempo. In questo caso, l'autore lega la partita di calcio ad un evento politico, le sorti dell'Irlanda e di una sua possibile divisione. Il protagonista, Best per l'appunto, non è ancora il grande campione che tutti conosciamo, la cui vita sregolata è essa stessa un romanzo, ma un ragazzo, dalle cui giocate però dipendono le sorti della nazione nel lontano 1873.
Il pugile Cassius Clay morto in Vietnam di Andrea Bacci contiene già nel titolo l'essenza della trama, laddove la storia con la S maiuscola ci racconta di come il grande pugile di colore si rifiutò di combattere, fu arrestato con l'accusa di renitenza alla leva e poi assolto. Il racconto di Bacci, invece, con lo stile crudo del giornalismo ci descrive della morte del giovane soldato di colore, che era diventato famoso per qualche tempo dopo aver vinto la medaglia ai Giochi Olimpici di Roma del 1960.
E proprio alle Olimpiadi è dedicato il racconto A domanda risponde di Carlo Martinelli, in cui un gruppo clandestino dell'FBI è responsabile dell'assassino di Tommie Smith e John Carlos che arrivarono rispettivamente primo e terzo nei duecento metri di atletica leggera alle Olimpiadi del 1968 e che nel momento della premiazione alzarono il pugno in alto in segno di protesta e per i diritti civili delle donne e degli uomini di colore.
Giandomenico Mazzocato è l'autore di Io sono Wilfredo, in cui si racconta un inedito ritratto di dietro Ferrucio Valcareggi, allenatore dell'Italia ai Mondiali di calcio del 1970.
Ancora una volta le Olimpiadi, ma stavolta quelle invernali a Lake Placid nel 1980, sono l'ambientazione de Il sogno spezzato di Herb Brooks di Stefano Piazza, in cui viene svelato il perché la nazionale statunitense di hockey su ghiaccio perse clamorosamente la finale contro l'URSS.
Emanuela Valentini presenta il racconto più fantascientifico dell'antologia (insieme a quello di Lorenzo Crescentini), in cui la boxe, dopo la morte di Cassius Clay sul ring, si è completamente trasformata. Protagonista della storia, intitolata Maya Clay, è per l'appunto la figlia del grande campione che è diventata la campionessa di questa nuove e futuristica versione della boxe.
Mantide di Alessio Cecchin ci riporta alle Olimpiadi, ma in un contesto nuovo in cui atleti diversamente abili gareggiano con quelli normodotati e non è detto che quest'ultimi debbano per forza vincere.
Batteremo il Dream Team di Pietro Nardiello è l'unico racconto dedicato alla pallacanestro e narra di una partita alle Olimpiadi del 1992 tra la squadra americana del titolo e le rappresentative dell'URSS e dei paesi dell'Est europeo, in una zona della storia in cui questi paesi non si sono disgregati.
Goal di Paolo Antonio Magri ci riporta ai Mondiali di calcio del 1994 in America e al rigore di Baggio, mentre l'ultimo racconto AniCore di Lorenzo Crescentini si segnala per originalità nella trama e per essere il più fantascientifico dell'antologia. Nel futuro la Formula 1 è stata sostituita da uno sport simile, in cui però a gareggiare sono dei mutanti animali, le cui origini risalgono al dottore nazista Josef Mengele.
Alla fine della lettura si ha la sensazione di aver seguito le Olimpiadi, quando ci si mette davanti al televisione e si seguono gare di sport e di campioni che non conosciamo, ma con cui facciamo presto a entrare in empatia e goderci il grande spettacolo dello sport.
Se amate tifare per la vostra squadra del cuore o, per l'appunto, guardare in televisione le Olimpiadi e siete anche appassionati di fantascienza, allora La vittoria impossibile è l'antologia che fa per voi, ottima sia per le idee e le trame originali, con alcuni racconti che raggiungono l'eccellenza, sia per la scrittura degli stessi, sempre di alto livello.
Alcuni sport e altre decine di memorabili eventi sono rimasti fuori, quindi auspico una seconda antologia che, magari, dia meno spazio al calcio e più agli altri sport.
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