Partiti involontariamente molto male quando dalle prime foto di scena la versione in carne e ossa dei Titans senza il Teen davanti apparivano alquanto realizzati in economia, al suo debutto sul canale online DC Universe, creato per tutte le future produzioni DC comics troppo adulte per il comunque già affollato Arrowverse (con il quale non sono previsti collegamenti), la serie si rivelava per quello che era realmente: dura, sporca e cattiva e con la benedizione di mamma DC nel poter decimare i nemici in ogni episodio come se non ci fosse un domani.
Ma un altro aspetto emergeva un po' alla volta, la capacità di inserire personaggi con una presenza in scena minore, ma destinati ad essere approfonditi nella stagione due (già confermata prima ancora che arrivasse online la prima) nonché in grado di soddisfare i fan veterani del mondo sia a fumetti che delle serie animate Teen Titans e Young Justice.
Così ecco comparire in un episodio la Doom Patrol, la cui prima stagione è la prossima in arrivo in un punto imprecisato di quest'anno e Donna Troy/Wonder Girl (Conor Leslie, The Man in the High Castle), una delle presenza fisse nei Teen Titans e la cui lunga vita a fumetti meriterebbe un capitolo a parte, ma che sicuramente verrà approfondita nella serie in futuro.
E naturalmente la coppia Hawk (Alan Ritchson) e Dove (Minka Kelly) veri, come dicono negli States, scene stealer, ovvero in grado di rubare la scena ai veri protagonisti quando compaiono negli episodi, anche loro destinati a diventare fissi nella stagione due.
Ma, forse qualcuno di voi si è dimenticato che non bisogna mai andarsene prima che siano finiti i titoli di coda, oppure è rimasto ma la scena è risultata un bel po' oscura (e non ci riferiamo alla fotografia).
Quanto segue però è uno spoiler per chi non vuole anticipazioni, per cui proseguite a vostro rischio e pericolo.
Bene, tutto comincia in un laboratorio della Cadmus, che chi segue Supergirl conosce benissimo per essere un istituto di ricerca dedito a esperimenti poco puliti.
Uno dei quali qui però è finito molto male per gli scienziati, perché il soggetto 13 è offline, un modo un po' inadeguato per dire che totalmente sfuggito al controllo e ha sterminato l'intero team.
Ma chi è il soggetto 13?
Il suo nome è Superboy e nasce nel 1945 per raccontare le avventure di un Clark Kent pre-adolescenziale per mirare a quel target giovanile (e ispirare molto tempo dopo la serie Smallville).
È solo nel numero 500 di Le avventure di Superman del 1993 che la DC lo trasforma in un personaggio diverso: Kon-El/Conner Kent.
Superboy debutta durante il cross-over Il regno dei Supermen, quando Superman era dato per morto per mano di Doomsday e emergevano quattro nuovi suoi emuli.
In origine era conosciuto come Esperimento 13, perché era il tredicesimo tentativo della Cadmus di creare un clone di Superman, diventato poi Soggetto 13 nella serie.
Anche dopo il ritorno di Superman Superboy ha continuato a usare i suoi poteri per proteggere gli innocenti, fino al momento in cui L'uomo d'acciaio non lo battezza Kon-El e diventa una sorta di secondo figlio per i Kent.
Ma è solo quando si unisce ai Teen Titans che scopre quanto le sue origini siano complicate: il suo dna era il risultato della fusione di quello di Superman con quello di Lex Luthor, una scoperta ben difficile da assimilare.
Come Superman (ma non solo lui) è morto e risorto parecchie volte, l'ultima volta era stato cancellato dall'esistenza dal Doctor Manhattan di Watchmen che era entrato nell'universo DC Comics, ma è già previsto il suo ritorno quest'anno nel nuovo fumetto della Young Justice.
Il suo potere principale è la telecinesi tattile, che gli permette di creare un campo di forza intorno al suo corpo e in pratica replicare tutti i poteri di Superman.
Ma questo è il Superboy in stile boy scout del fumetto, quello che abbiamo intravisto nella scena finale è più consono allo stile della serie, non a caso entra in scena lasciandosi dietro una scia di cadaveri.
E non dimentichiamoci di Krypto, che Superboy libera sul finale. Anche in questo caso però le cose sono cambiate: se nel fumetto è un cane in arrivo da Krypton, qui diventa un altro esperimento della Cadmus, e anche lui appare parecchio contrariato.
Che la Cadmus sia l'antagonista della stagione due? Forse, ma prima i Titans dovranno risolvere quel problemino lasciato in sospeso sul finale di stagione.
Ultimo dettaglio: la prima stagione è composta da undici episodi anche se in realtà ne erano stati girati dodici. Questo perché Greg Walker, lo showrunner della serie, come ha raccontato a TV Line, dopo aver visto l'episodio undici ha deciso che era il punto migliore per fermare la prima stagione e lanciare un nuovo cattivo nella seconda, per cui il dodicesimo verrà rimontato per dargli una nuova direzione, vista anche l'incombente presenza dell'appena arrivato villain principale.
La prima stagione di Titans è già interamente disponibile da noi su Netflix, vi terremo al corrente sull' arrivo della seconda.
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