Spunti fantascientifici anche nei primi dischi degli Ultravox. Quello d'esordio, in particolare (1977), contiene un esplicito riferimento ai Kraftwerk e ai robot nella traccia conclusiva I Want To Be A Machine ("Die Mensch-Maschine kissed me on my eyes"). Visioni post-apocalittiche nelle canzoni The Frozen Ones e Fear in the Western World contenute nel disco seguente Ha! Ha! Ha! (1978).

Tra le "meteore" della musica pop a cavallo degli anni '70 e '80 ci sono i Buggles. Esplodono alla fine del 1979 con il singolo Video Killed the Radio Star (il cui videoclip ha inaugurato le trasmissioni di MTV nel 1981): in un'intervista del 2004, il cantante Trevor Horn (divenuto poi un produttore di successo) ha dichiarato che l'ispirazione per la canzone è derivata dal racconto The Sound-Sweep (1960) di James G. Ballard. Anche l'album pubblicato pochi mesi dopo, The Age of Plastic, è a tema fantascientifico: le canzoni del disco raccontano le implicazioni positive e negative di un futuro tecnologico. Su tutte I Love You Miss Robot e Kid Dynamo.

La Electric Light Orchestra (conosciuta anche con l'acronimo ELO) è un gruppo britannico che ha avuto molto successo soprattutto nella seconda metà degli anni settanta. Uno dei dischi più belli è Time, pubblicato nel 1981, un concept album in cui è narrata la storia di un uomo che, durante il sonno, si ritrova misteriosamente trasportato nell'anno 2095. Scrive alla fidanzata rimasta nel passato una lettera (Yours Truly, 2095) in cui dichiara che aver conosciuto una donna robot e poter usufruire degli ultimi ritrovati della tecnologia non lo aiutano a colmare il vuoto lasciato dalla sua lontananza. Riconosce i luoghi in cui viveva ma li trova irrimediabilmente cambiati. Anche i tentativi per tornare nel 1981 si rivelano infruttuosi, al punto che la canzone conclusiva del disco (21st Century Man) lascia intendere che il protagonista si sia rassegnato a restare nel 2095.

Una delle canzoni più rappresentative (e inflazionate) degli anni ottanta contiene una certa dose di fantascienza: The Final Countdown, brano del 1987 degli Europe. Il conto alla rovescia è quello per l'abbandono del pianeta Terra, con tutta probabilità prossimo alla distruzione.

FS e rock al femminile

Un momento di pausa, motori dell'astronave al minimo. Abbiamo visto finora svariati esempi di "fantarock" ma praticamente tutti al maschile: una delle poche eccezioni è costituita da Grace Slick, cantante dei Jefferson Starship. Ci sono delle "quote rosa" nella fertile commistione tra rock e fs? La risposta è, per fortuna, affermativa.

Nel 1981 la cantante e performer di arti visive americana Laurie Anderson irrompe sulla scena musicale con il singolo O Superman, visione apocalittica di un mondo futuro sempre più dominato dagli Stati Uniti.

Sempre nel 1981 fa la sua comparsa nelle radio (e nella neonata MTV) Rapture, singolo estratto dall'album Automerican, composto e cantato da Debbie Harry, leader dei Blondie. Il titolo gioca non solo con la parola "rap" (è, tra l'altro, la prima canzone con un intermezzo rap a raggiungere il vertice della classifica inglese) ma con la venuta di "the man from Mars" che si ciba di tutto quello che trova per placare il suo insaziabile appetito.

Fantascienza anche nella produzione di una delle cantanti più talentuose della musica rock: Kate Bush. Nel 1980 pubblica Breathing, brano che anticipa di qualche mese l'uscita del secondo album Never for Ever. Un feto (che nel videoclip è interpretato da Kate Bush) racconta lo scenario post-nucleare visto dall'utero materno; la canzone contiene anche una parte recitata in cui viene descritto il flash di un'esplosione nucleare.

Il secondo singolo estratto dall'album Hounds of Love (1985) si intitola Cloudbusting. Sebbene sia ispirata a una storia vera, quella dello psicologo Wilhelm Reich, la canzone assume connotati fantascientifici soprattutto nel videoclip, che si avvale della collaborazione di Terry Gilliam e della recitazione, come protagonista, di Donald Sutherland: l'attore interpreta l'inventore di una complessa macchina che riesce a catturare le nuvole e a produrre pioggia. Per inciso, il macchinario presente nel video è stato realizzato dai costruttori di Alien.

Nel 1986 l'artista britannica pubblica la prima raccolta, The Whole Story, che contiene l'inedito Experiment IV. Nel brano si narra di un piano militare segreto per mettere a punto un suono così terribile da essere in grado di uccidere le persone. Il video musicale (che vede, tra gli altri, la partecipazione di Hugh Laurie) è un cortometraggio di fantascienza che riprende e rielabora la storia della canzone.