Una delle prime incursioni del neoprogressive nella fantascienza risale al 1982, pochi mesi prima della pubblicazione di Script for a Jester's Tear dei Marillion, il disco considerato come antesignano del movimento. Parliamo di Fire in the Sky, il disco d'esordio dei Quasar. Un'occhiata ai titoli dei brani rivela che si tratta di un album di concezione fantascientifica: Seeing Stars, Mission 14, U.F.O., con le ultime due che superano abbondantemente i dieci minuti.

Sempre nel 1982 viene pubblicato Fact and Fiction, il secondo e di gran lunga il miglior disco dei Twelfth Night. L'album, visto nella sua interezza, contiene i temi tipici della distopia orwelliana di 1984: manipolazione delle masse, aggressività, instabilità mentale, alienazione. Si tratta di uno dei pochi dischi di rock progressivo con una connotazione politica: un generale rifiuto delle azioni messe in pratica dalla "lady di ferro" Margaret Thatcher.

The Sentinel (1984), il secondo disco dei Pallas, una delle band che sancisce la rinascita del prog, nasce con l'intento di realizzare un concept album che rielabori il mito di Atlantide in chiave fantascientifica. I brani sono stati già proposti dal vivo e registrati per essere pubblicati, ma la EMI, che ha messo sotto contratto la band, concede la pubblicazione solo di alcune delle canzoni, insieme ad altre "fuori tema" ma di maggiore impatto commerciale. Viene fuori così un disco che non ha una storia fantascientifica ma contiene solo alcuni spunti dell'idea originaria: Rise and Fall, Ark of Infinity e Atlantis. Solo nella riedizione del 1992 il concept sarà presentato nella sua interezza (sette brani con Rise and Fall suddivisa in due parti).

Negli anni novanta il rock progressivo si rinnova, con l'avvento di nuove band che introducono sonorità più vicine all'hard rock e all'heavy metal. Migliora anche l'esposizione mediatica degli artisti, grazie anche ad alcune etichette discografiche, come la Inside Out, che riescono a garantire una discreta promozione.

I Porcupine Tree di Steven Wilson esordiscono nel 1992 con l'album On the Sunday of Life… Lo stile, almeno all'inizio, richiama quello dei Pink Floyd psichedelici. Le ambientazioni richiamano spesso lo spazio e il futuro, come in Space Transmission, Jupiter Island, It Will Rain for a Million Years e Radioactive Toy (uno dei brani più noti della prima parte carriera della band). Il terzo disco, The Sky Moves Sideways (1995), si ispira ai Pink Floyd non solo nelle ambientazioni ma anche nella struttura: la presenza di una lunga suite (la title track) suddivisa in due parti all'inizio e alla fine del disco richiama infatti Shine On You Crazy Diamond di Wish You Were Here. Ancora temi che evocano lo spazio, soprattutto nel brano Stars Die, incluso solo nella versione americana del disco e, successivamente, titolo di una raccolta che racchiude la prima produzione della band.

Negli anni seguenti i Porcupine Tree si orientano verso sonorità più tipiche del prog rock. Il disco Lightbulb Sun, pubblicato nel 2000, contiene la traccia Last Chance to Evacuate Planet Earth Before It Is Recycled, nella quale è inclusa la registrazione del discorso tenuto nel 1997 dal capo della setta ufologica "Heaven's Gate" pochi minuti prima del suicidio di massa di trentanove adepti. Gli ultimi dischi pubblicati dalla band (Fear of a Blank Planet del 2007 e The Incident, del 2009), sono dei concept album ma senza attinenza con la fantascienza.

Gli svedesi The Flower Kings sono uno dei gruppi di punta del movimento e non mancano, nella loro discografia, riferimenti alla fantascienza. Già il primo disco del 1995, Back in the World of Adventures, mostra un interesse verso i temi della fantascienza (nella lunga title track e in Cosmic Lover, ad esempio). Il successivo Retropolis (1996) è immerso nella fantascienza: si tratta di un concept album basato su una città chiamata Retropolis, nella quale tutto è possibile e il tempo non scorre.

Ritroviamo riferimenti alla fantascienza, ma solo nel titolo e nella copertina, nel disco Space Revolver (2000). The Rainmaker (2001) comincia con la lunga Last Minute On Earth che si pone domande sulla fine del mondo, mentre l'evoluzione dell'umanità è al centro del successivo doppio disco Unfold the Future, pubblicato nel 2002.

Dopo circa dieci anni (e svariati album) dopo arriva nel 2013 Desolation Rose, un disco che racconta di un angelo che dall'alto di una torre osserva la condizione del genere umano, capace di far fiorire una rosa (la cultura occidentale) ma troppo avido per poter condividere quest'immensa fortuna con il deserto rappresentato dalle regioni più povere del mondo: un po' distopia, un po' new age, insomma.