Un po' come accaduto con Star Trek: Discovery (e con un punto di contatto tra i due), anche American Gods ha avuto i suoi problemi dietro le quinte mentre si svolgevano i preparativi per seconda stagione: prima usciva di scena il duo Bryan Fuller (che prima aveva lasciato Discovery) e Michael Green per una disputa sul budget, poi anche il secondo showrunner Jesse Alexander veniva cortesemente invitato a mettersi da parte quando non riusciva a presentare un finale della seconda stagione all'altezza degli standard e soprattutto nei tempi previsti.

Risultato finale: Neil Gaiman, autore del romanzo omonimo, scopriva una nuova carriera come showrunner dopo esserlo diventato anche per Good Omens, miniserie della BBC basata sul romanzo da noi intitolata Buona fine del mondo a tutti! scritto insieme allo scomparso Terry Pratchett.

Il plot ufficiale

La battaglia tra vecchi e nuovi dei continua a crescere quando ci riuniamo con Mr. Wednesday (Ian McShane, John Wick 1 e 2) poche ore dopo la sua dichiarazione di guerra e lo scontro che ne è derivato durante la festa di Easter (Kristin Chenoweth, Pushing Daisies). 

Mentre Mr. World (Crispin Glover, Ritorno al futuro) pianifica la sua vendetta e Technical Boy cerca Media (la fuoriuscita dalla serie Gillian Anderson), Wednesday continua a proporre il suo piano di guerra agli antichi dei insieme a Shadow (Ricky Whittle, The 100). Il quale, accompagnato dalla moglie Laura (Emily Browning, The Affair) e Mad Sweeney (Pablo Schreiber, Orange is the New Black) cerca di capire questo strano nuovo mondo e di diventare un credente, ma non sarà un percorso facile.

E quando le cose non andranno come pianificato alla House on the Rock, antichi e nuovi dei si ritroveranno in rotta di collisione per uno scontro epico in quel di Cairo, Illinois.

I nuovi arrivati

Dean Winters (John Wick) sarà Mr. Town, definito come un forte credente nel progresso, a cui Mr. World affida l'incarico di scoprire cosa Shadow sappia dei piani di Wednesday; Devery Jacobs (la prossima serie The Order) è Sam Black Crow, una studentessa molto cinica spiritualmente per essere una che si definisce molto credente. Vive la sua vita con sicurezza e apertura mentale, e vende le sue opere d'arte fatte di catene all'interno della House on the Rock; Kayhun Kim (nella foto) sostituirà la Anderson, ma non nello stesso ruolo, bensì come nuova media, la dea dei contenuti globali, un camaleonte del cyberspazio e una maestra della manipolazione; Sakina Jaffrey, libera (purtroppo) dagli impegni di Timeless è all'apparenza Mama-Ji, una cameriera al Motel America, ma anche la dea Hindu della guerra e con la sua collana di teschi, il suo sarcasmo e il suo spirito libero, è una sfida per qualsiasi dio o uomo sulla Terra.

Oltre all'uscita di Gillian Anderson va indicata anche quella di Kristin Chenoweth, ma nel contempo Neil Gaiman ha dichiarato ufficialmente che il piano è che la serie duri cinque stagioni e

Tutto sembra andare secondo i piani.

Infine, se ve lo state chiedendo, la House on the Rock, location protagonista della stagione due (e che potete vedere in parte anche nel trailer), è un posto realmente esistente e realmente folle in quel di Spring Green, Winsconsin, di cui potete trovare il link nelle risorse di rete.

E per concludere, la seconda stagione di American Gods arriverà da noi e in duecento paesi nel mondo su Amazon Primevideo a partire dall'11 marzo 2019 su base settimanale, solo un giorno dopo la messa in onda americana, vi lasciamo con il trailer ufficiale.