La fantascienza italiana
La fantascienza italiana ha sempre vissuto di alti e bassi. E di una certa diffidenza da parte del pubblico, questo bisogna dirlo. Eppure, ciclicamente propone delle vere eccellenze, che si impongono all’attenzione degli appassionati per la qualità delle loro opere. A partire da autori come Lino Aldani, per passare dall’enorme successo ottenuto da Valerio Evangelisti, che è andato ben oltre i confini della science fiction nazionale, oppure dalla professionalità di autori che hanno saputo imporre uno stile personale e mondi fantastici che si sono dimostrati di gradimento per i lettori (non faccio nomi, e lo sapete perché: non potendoli citare tutti, di sicuro scontenterei qualcuno).
Dario Tonani
Ebbene, il 2018 è l’anno che consacrerà, a mio avviso, un altro di questi grandi autori della fantascienza, che il pubblico ricorderà a lungo. Non si tratta certo di un esordiente, tutt’altro, visto che ha già pubblicato parecchio in Urania, ma diciamo che adesso per Dario Tonani, il creatore del suggestivo scenario di Mondo9, è arrivato il momento di travalicare gli angusti steccati degli appassionati di sf (quegli straordinari appassionati, diciamolo subito, che seguono la fantascienza con grande passione e competenza. Ma che purtroppo non sono una maggioranza, bensì un’agguerrita ma pur sempre ridotta minoranza di lettori) e rivolgersi al vasto pubblico delle librerie, quello che a mio avviso potrà restare fortemente suggestionato dalla scrittura evocativa di Tonani, e incuriosito, sconvolto e divertito dagli universi che sa creare così bene, oltre che dai suoi personaggi e dalle sue creature multiformi, che scaturiscono da una fantasia in continuo fermento, che non si accontenta di seguire le mode ma prosegue imbastendo scenari nuovi e originali, complessi nella loro struttura tridimensionale.
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