In Travelers tutto comincia in un futuro post-apocalittico, che però non vediamo mai, ma sappiamo due cose: l'umanità è sull'orlo dell'estinzione ed è rimasta una sola possibilità: inviare indietro nel tempo la coscienza di alcuni volontari, addestrati per tentare di ambientarsi nel nostro tempo, all'interno di corpi di persone che stanno per morire, evento ovviamente registrato nel futuro.
Ma, pensare di sapere e vivere l'esperienza in prima persona sono due cose molto diverse, specie se le vite che andate a sostituire sono cariche di problemi di cui non c'era traccia nelle loro pagine dei social network o nei curriculum.
Questo è lo spunto narrativo di una serie creata nell'ottobre del 2016 da Brad Wright, autore di praticamente tutto l'universo televisivo di Stargate, e co-prodotta dal canale canadese Showcase (quello di Continuum) e Netflix, per poi arrivare in tutto il mondo grazie al canale online nel dicembre dello stesso anno.
Ora, all'alba della terza stagione, qualcosa, sottilmente, è cambiato: Netflix è diventato il produttore unico della serie dalla terza stagione in poi, anche se per noi il cambiamento è irrilevante, essendo sempre arrivato sullo stesso canale.
I protagonisti
Per rinfrescarvi la memoria dopo un attesa durata un anno i Travelers del titolo, sono l'agente dell'FBI Grant MacLaren (Eric McCormack), be', il suo corpo almeno, ovvero il leader del team, Marcy Warton (Mackenzie Porter) medico del gruppo entrata nel corpo di una ragazza disabile mentalmente (almeno all'inizio), Carly Shannon (Nesta Cooper) che sarebbe la stratega ma che entra nella vita di una madre single con ex marito violento, Trevor Holden (Jared Abrahamson) con il ruolo di ingegnere, nonché uno degli esseri umani più vecchi del loro mondo, che approda nel corpo di un atleta della high school e Phillip Pearson (Reilly Dolman), lo storico del gruppo che però si ritrova nel corpo di un ragazzo tossicodipendente.
Dove eravamo rimasti
Nell'arco della stagione due emergevano due personaggi destinati a essere legati inestricabilente: il viaggiatore numero uno (Enrico Colantoni, Person of Interest) che avrebbe dovuto morire nelle Twin Towers ma decise di non accettare il suo destino, e la sua analista (che non ha idea di chi abbia davvero davanti), ovvero la dottoressa Perrow (Amanda Tapping, Stargate SG-1, qui anche regista di buona parte degli episodi).
Il suddetto viaggiatore prende in ostaggio le persone care ai protagonisti e li convince e postare online un video in cui rivelano le loro vere identità e la loro missione. Ma nel frattempo, trasferisce la sua coscienza nel corpo della dottoressa, lasciando dietro di sé solo il suo cadavere e fondamentalmente diventando irrintracciabile. Il tutto mentre i nostri vengono portati in un punto nel nulla della campagna canadese, dove stanno per essere raggiungi dalla polizia.
E ora?
Se i protagonisti speravano che nessuno avrebbe creduto alle loro dichiarazioni, scopriamo nel trailer che invece sono stati presi molto sul serio sia dall'FBI che dalle persone della loro vita. E così si dovranno scontrare ripetutamente con gli ostacoli creati dall'FBI che li vuole controllare, ma anche dalla misteriosa organizzazione chiamata solo La fazione, che nelle stagioni precedenti aveva come scopo fermare tutte le missioni inviate dal famigerato Direttore del futuro e che qui dichiarano di non essere affatto i veri nemici. Ma c'è da credergli?
La stagione tre di Travelers debutterà anche da noi il 14 dicembre, preparatevi a tornare in missione.
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