Oggi il Ministro Bussetti con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di Presidente Asi.
Così ha annunciato la notizia su Twitter Roberto Battiston, ieri mattina. Un fulmine a ciel sereno che ha colpito molto tutto l'ambiente scientifico italiano, oltre che quello politico, e che colpisce naturalmente anche noi appassionati di fantascienza che spesso seguiamo con passione le vicende dell'astronautica.
Un settore nel quale l'Italia, lo si può dire senza falsa modestia, è tra i paesi all'avanguardia nel mondo. Basti pensare anche solo alla sonda partita per Mercurio pochi giorni fa, BepiColombo, zeppa di tecnologia italiana.
Roberto Battiston, che ha un curriculum scientifico di primissimo livello, era presidente dell'ASI dal 2014, nominato dall'allora ministro dell'istruzione del governo Renzi Stefania Giannini; nel 2018 l'incarico era stato confermato da Valeria Fedeli fino al 2022.
Secondo il nuovo ministro, il leghista Marco Bussetti, la nomina operata in maggio non sarebbe stata valida, in quanto il governo in carica in quel momento era privo della fiducia e quindi operava solo per l'ordinaria amministrazione. Il viceministro del Movimento 5 Stelle, Lorenzo Fieramonti, ha detto di non essere stato informato della decisione e di averlo appreso lui stesso dal tweet di Battiston.
Secondo Battiston – che non risulta aver mai svolto attività politica – la decisione è stata del tutto legata a logiche di partito, in un ambito, quello della ricerca, nel quale questo tipo di spoils system, ovvero di accaparramento delle posizioni di responsabilità da parte di esponenti del gruppo politico al potere, non si era ancora visto.
Da quando è in carica, il governo gialloverde ha ostacolato le attività dell'ASI in vari modi, bloccandone l'attività. Considerato il rapporto, per dirla con un eufemismo, “difficile” che ha questo governo con la scienza, restiamo col fiato sospeso per conoscere le sorti di questa eccellenza scientifica italiana.
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