Potrà non essere noto nel settore della fantascienza, Claudio Vastano, vincitore del Premio Urania 2017, ma di certo non è un esordiente. Amazon ospita una dozzina di suoi romanzi, tutti tra l'horror e il sovrannaturale, ma anche un paio di saggi, uno dei quali sull'energia solare, pubblicati tutti negli ultimi cinque o sei anni.
Scende in campo nella fantascienza vincendo subito il Premio Urania, con il romanzo Simbionte 0.12, che sarà pubblicato il prossimo novembre col titolo Simbionti.
Un romanzo che rispetta fino in fondo la tradizione della fantascienza "catastrofica" anglosassone, riuscendo ad andare oltre lo stereotipo della classica invasione aliena per descrivere, a ritmo incalzante e con personaggi solidi e convincenti, una crisi mondiale che potrebbe portare alla fine della civiltà come la conosciamo. E questo anche se tutto parte non dall'arrivo di creature misteriose dallo spazio, ma direttamente dai laboratori di ricerca di una multinazio nale impegnata nello smaltimento dei rifiuti e dei residui tossici industriali che stanno uccidendo il nostro pianeta.
Questa la motivazione ufficiale pubblicata nel comunicato stampa Mondadori.
Ricordiamo i titoli degli altri romanzi finalisti:
•Terre rare di Matt Bryar
•La piantagione dei cervelli di Fabio Cara pezza
•L'ultimo viaggio della Dnepro di Alessandra Cristallini e Andrea Pomes
•Tutti i regni del mondo di Davide Del Popolo Riolo
•La trappola di Venere di Paolo Euron
•Stacho Quzbic, il viaggiatore di Marco Milani
•Trashworld di Dario Munno
•Il sigillo del dolore di Giovanna Repetto
•Helel di Marc Welder
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