Ci troviamo in un ipotetico futuro dove il Megacosmo, una porzione della galassia abitata da forme senzienti, è occupato dal Concilio Galattico Riunito, un'alleanza composta da civilizzazioni di origine, razza e cultura diverse; improvvisamente i nove pianeti che compongono il concilio vengono circondati dagli Harvesters, una razza di enormi robot umanoidi, che decimano la popolazione che li abita. Il massacro accende l'odio verso ogni forma di macchina senziente e l'utilizzo di tecnologie robotiche viene condannata e perseguitata.
Dieci anni dopo, un androide dalle fattezze di ragazzino chiamato Tim-21, si risveglia dal suo letargo su una luna sfruttata per le risorse minerarie.
Così inizia la saga di Descender, nata dall'idea di Jeff Lemire e dai disegni di Dustin Nguyen, ora giunta al penultimo capitolo. è vero che non è bello iniziare a parlare di qualcosa dalla fine. Ma, ragazzi, è andata così! Non perdiamoci in inutili polemiche autoinflitte e andiamo avanti.
In Descender 5 – La rivolta dei robot, la natura di Tim 21, preda di una caccia che vede come obiettivo ogni forma robotica, sarà vicina all'essere svelata; dobbiamo ricordare che in fondo il suo codice macchina è simile a quello di mietitori robotici che diedero il via alla crisi.
Peculiare in questa saga fumetti è l'autenticità della complessa narrazione dei sentimenti in un universo distopico futurista che prende forma grazie agli acquerelli di Nguyen.
La BAO Publishing, che si occupa della versione italiana e della sua distribuzione, ha reso disponibile un'anteprima per chi volesse sfogliare le prime pagine. L'albo di 124 pagine è disponibile in tutte le librerie e sul sito della BAO Publishing al prezzo di 17 €.
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