Esce in Italia Viaggi nel tempo di James Gleick, autore noto per il suo saggio sulla Teoria del Caos.
Viaggi nel tempo miscela scienza e science-fiction, da Albert Einstein a Doctor Who, da Kurt Gödel a Terminator, da Stephen Hawking a Ritorno al Futuro. L’opera dello scrittore americano, giornalista e divulgatore scientifico di fama mondiale, sarà pubblicata da Codice Edizioni (disponibile in libreria da giovedì 8 marzo).
Quando nel 1895 H.G. Wells scrisse La macchina del tempo, non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato il capostipite di una vera e propria “rivoluzione” scientifica e culturale che, a partire dalla fine dell’800, ha portato scrittori, scienziati, ricercatori, registi e autori a interrogarsi su ipotesi e possibilità – reali o immaginarie – di “spostarsi” non solo nello spazio ma anche nel tempo. Ed è proprio da qui che prende il via Viaggi nel tempo.
Il libro
In quasi 300 pagine, Gleick – scrittore e divulgatore già noto al grande pubblico per il suo libro (finalista al National Book Award negli Stati Uniti) sulla Teoria del Caos, definizione che lui ha direttamente contribuito a coniare – accompagna il lettore in un’affascinante indagine sul tema del viaggio nel tempo, mantenendo un confine sottile tra science fiction e fisica, unendo filosofia e scienza, letteratura e cinema.
L’autore dimostra che se per noi l’idea del viaggio nel tempo è “naturale”, legata a doppio filo alla cultura contemporanea, in realtà il concetto stesso è estremamente “giovane”, avendo poco più di cent’anni: la prima volta che si incontra il termine in inglese è infatti nel 1914 (un derivato dal Viaggiatore nel Tempo di Wells). Un’immagine diventata un topos letterario e cinematografico all’improvviso, attraversando in pochi anni tutti gli stadi della riflessione sul genere: dall’esplorazione della possibilità stessa dello spostamento nella linea temporale alle situazioni più paradossali (incontrare se stessi nel passato o nel futuro, o mutare completamente il destino dell’umanità, andando a intervenire nei momenti clou della Storia).
E qui non mancano certo gli approfondimenti scientifici, a partire dal famoso “paradosso del nonno”: e se un viaggiatore tornasse indietro nel tempo per uccidere il proprio progenitore, che ne sarebbe di lui? Un tema da cui sembra essere partito anche Stephen Hawking, che nel 1991 scrisse: “È stato suggerito che una civiltà avanzata potrebbe ottenere la tecnologia in grado di piegare lo spazio-tempo fino a far comparire curve temporali, che permettono di viaggiare all’indietro nel tempo”. La teoria contiene anche una possibile soluzione al “paradosso del nonno”, la cosiddetta “congettura di protezione cronologica”. Scienza e fantascienza si intrecciano nel libro come anche nella realtà: e infatti non è un caso se il fisico Kip Thorne del California Institute of Technology, Premio Nobel per la Fisica nel 2017, è stato produttore esecutivo e consulente scientifico per il film Interstellar.
L'autore
James Gleick è uno scrittore che si occupa dell’impatto della scienza sulla cultura e sulla società. Codice edizioni ha pubblicato nel 2004 Isaac Newton. Il suo ultimo libro è L’informazione. Una storia. Una teoria. Un diluvio (Feltrinelli, 2015).
James Gleick, Viaggi nel tempo, Traduzione di Laura Servidei, Codice Edizioni. 276 pagine, 22 euro
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