Lo abbiamo visto per la prima volta in Captain America: Civil War e ora si è guadagnato un posto d'onore nell'Universo Cinematografico Marvel con un film tutto suo. Stiamo parlando di Black Panther, supereroe la cui prima apparizione risale al numero 52 del primo volume di Fantastic Four, pubblicato nel 1966. Creato da Stan Lee e Jack Kirby, il personaggio di Black Panther divenne presto uno dei più amati da parte degli appassionati, abbattendo diversi confini razziali e culturali. L’immagine di un re africano e del suo eroico alter ego ha continuato a conquistare numerosi fan nel corso degli anni, dando vita a molteplici fumetti di Black Panther firmati da autori come Reginald Hudlin e il giornalista Ta-Nehisi Coates.
Ryan Coogler è il regista della pellicola Marvel, che ha per protagonista Chadwick Boseman nei panni del supereroe e come co-protagonsiti Michael B. Jordan, l’attrice premio Oscar Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Letitia Wright, Winston Duke e con la partecipazione di Angela Bassett, Forest Whitaker e Andy Serkis.
Nel corso degli anni, i piani per la realizzazione di un film Marvel dedicato a Black Panther sono stati discussi in maniera approfondita, giungendo finalmente a compimento quando Kevin Feige, presidente di Marvel Studios, decise di inserire Black Panther in Civil War come piattaforma di lancio per un lungometraggio su questo personaggio. Questa scelta è stata subito accolta in maniera entusiastica dagli appassionati, i quali erano molto attratti da questo giovane e interessante principe dotato di un alter ego ugualmente efficace. la storia di T’Challa, un giovane re africano che si trasforma in un super eroe diventando il protagonista di una storia avvincente, che affonda le sue radici in un lontano passato.
Il film di Black Panther vede T’Challa tornare nell’isolata e tecnologicamente avanzata nazione africana Wakanda dopo la morte di suo padre, il Re del Wakanda, per succedergli al trono e prendere il suo posto come legittimo re. Ma quando un vecchio e potente nemico farà ritorno, il suo ruolo come sovrano e la sua identità come Black Panther verranno messe alla prova e T’Challa sarà trascinato in un tremendo conflitto che metterà a rischio il destino del Wakanda e di tutto il mondo. Costretto ad affrontare tradimenti e pericoli, il giovane Re dovrà radunare i suoi alleati e scatenare tutto il potere di Black Panther per sconfiggere i suoi nemici, mantenere il Wakanda al sicuro e preservare lo stile di vita del suo popolo.
Coogler è da sempre un grande fan di Black Panther e ha dimostrato anche una grande quantità di passione e determinazione durante la preparazione del film, cosa che ha colpito non poco La Marvel. Nel descrivere il suo approccio al film, e dello sceneggiatore Joe Robert Cole, Coogler ha spiegato che: “Abbiamo studiato tutto. Abbiamo preso in considerazione tutto. Black Panther ha alle spalle una storia ricchissima. È uno di quei personaggi che si sviluppa a partire da ciò che l’ultimo custode della storia ha fatto. Ogni tanto arrivano alcuni autori che inseriscono alcune novità a proposito del Wakanda o creano nuovi personaggi e col passare del tempo questi personaggi si sviluppano e crescono grazie ad altri autori. Quindi ci siamo basati su questo”.
Il personaggio di Black Panther in Captain America: Civil War è stato “un ottimo punto di partenza” per Coogler e Cole. Coogler ha affermato: “A mio modo di vedere, il mondo di Cap e quello di Black Panther sono strettamente legati. In passato alcuni autori hanno sottolineato questo legame più di altri”.
Coogler ha raccontato anche il primo incontro con Kevin Feige, che è stato estremamente stimolante e lo ha “convinto definitivamente” ad accettare la regia di Black Panther. “Si vede subito che Kevin ama il suo lavoro”, ha afferma il regista. “Ha una visione molto chiara dell’importanza di questo universo all’interno della cultura popolare e dell’industria cinematografica, e di tutte le sue potenzialità. È interessato al quadro completo di questo universo, ma allo stesso tempo è in grado di passare in un battibaleno ai personaggi, alla narrazione e alle cose più importanti per il film”.
Secondo Coogler, il film parla di Black Panther ma allo stesso tempo è anche incentrato sull’orgogliosa nazione del Wakanda e sui suoi abitanti. “Vedremo gli amici di T’Challa, le persone con le quali è cresciuto, le persone di cui deve occuparsi, gli individui ai quali deve rispondere una volta sedutosi sul trono”, ha commentato il regista. “E tutto ciò è estremamente importante. Volevamo che il Wakanda sembrasse un posto reale, come quando incontri un newyorkese. Anche se non sei stato a New York, riesci a capire che tipo di posto è grazie ai suoi abitanti”.
Al di là degli strabilianti effetti visivi, dei personaggi e delle azioni eroiche compiute da Black Panther, si celano degli inaspettati elementi da thriller legati all’introspezione di T’Challa e al suo sforzo di governare il regno nel modo migliore. Il Wakanda deve rimanere nascosto per un altro millennio o entrare a far parte del teatro politico internazionale sottoponendosi al giudizio del resto del mondo? T’Challa è costretto, sia da se stesso sia da influenze provenienti dall’esterno, ad affrontare la decisione più importante della sua vita.
Per quanto il Wakanda sia frutto della fantasia, il team degli sceneggiatori si è sforzato per far sì che le influenze spirituali, mistiche e tecnologiche della cultura di questo Paese fossero ancorate alla realtà, per far vivere al pubblico un’esperienza tangibile eppure straordinaria.
“Gli spettatori hanno già incontrato un personaggio che proviene dal Wakanda e lo rappresenta, ma non sono mai stati nel Wakanda e dunque in questo film li getteremo nel bel mezzo dell’azione. Riusciranno a capire meglio chi sia T’Challa e cosa lo ha spinto a fare ciò che ha fatto in Civil War, e come mai si muoveva in quel modo”, ha concluso Coogler.
La reazione positiva del pubblico di fronte al nuovo supereroe della Marve non si è fatta attendere e gli ottimi incassi della pellicola, superiore alle aspettative, fanno inevitabilmente sperare in un sequel.
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