L'attesa è alle stelle. Ormai manca poco. Dal 13 dicembre in Italia, e il 15 negli Stati Uniti, torna sul Grande Schermo la storia di Una galassia lontana lontana…
La fine di Star Wars: Il risveglio della Forza ci aveva lasciati su una misteriosa isola, dove si è rifugiato Luke Skywalker (Mark Hamill), raggiunto da Rey e da Chewbacca, grazie ad una mappa, recuperata in modo rocambolesco. Rey (Daisy Ridley), la protagonista di questa nuova trilogia della saga creata da George Lucas, raggiunge il mitico cavaliere Jedi sopra un'altura per consegnargli la sua spada laser. Un invito esplicito a tornare in campo, a riprendere la lotta e soprattutto ad addestrarla nelle vie della Forza per diventare un cavaliere Jedi anche lei.
Ed è da quella scena che sono cominciate le riprese di Star Wars: Gli ultimi Jedi, diretto da Rian Johnson; esattamente dalla scena finale del precedente film, con Luke e Rey che si fronteggiano, ma non è detto che quella sarà effettivamente la scena iniziale della pellicola.
Nella pellicola diretta da J.J. Abrams – che ha fatto arrabbiare una parte dei fan, forse quelli con i capelli tendenti al grigio – l'isola è un luogo sconosciuto, scelto da Luke per nascondersi da tutto e tutti, dopo che suo nipote Ben Solo (Adam Driver), figlio di Han Solo e Leia Organa (Carrie Fisher), sorella gemella di Luke, si è votato al Lato Oscuro della Forza, assumendo il nome di Kylo Ren e mettendosi al servizio dell'oscuro Leader Supremo Snoke, a capo delle ex-forze imperiali, che ora si fanno chiamare Primo Ordine.
Nella realtà, il rifugio di Luke è formato da due isolotti, noti con il nome di isole Skellig, che si trovano nel sud-ovest dell’Irlanda. È un sito del patrimonio mondiale dell'UNESCO, con accesso limitato ai mesi estivi.
Rian Johnson, il regista californiano di 43 anni dalla faccia da bambino e dai capelli color sabbia, ha avuto carta bianca: non solo ha diretto il film, ma è anche l'unico ad averlo scritto, quando invece il precedente Il Risveglio della Forza era stato scritto dal regista J.J. Abrams e da Lawrence Kasdan e Michael Arndt.
A parte Harrison Ford/Han Solo, che è morto nel precedente film per mano di suo figlio Ben Solo, Alias Kylo Ren, tornano tutti gli attori che hanno riportato in vita la saga stellare più amata: Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis.
Ci sono tre nuovi personaggi interpretati rispettivamente da Benicio Del Toro, Laura Dern e dall'esordiente Kelly Marie Tran.
Nulla è trapelato della storia e vi risparmiamo tutte le ipotesi che si sono fatte negli scorsi mesi. Quello che purtroppo è certo è che sarà l'ultima apparizione di Carrie Fisher nel ruolo di del 2016, lasciando un grande vuoto nei fan della saga lucasiana.
Principessa, o se preferite Generale, Organa. Come è noto l'attrice è scomparsa nel dicembre La domanda principale che tutti ci siamo fatti è: cosa è successo a Luke? L'ultima volta che Mark Hamill era comparso in un film nel ruolo del cavaliere Jedi lo avevamo lasciato sul pianeta natale degli Ewoks, a festeggiare insieme a sua sorella Leia e a Han Solo la vittoria contro l'imperatore Palpatine e il suo malvagio impero. Lo ritroviamo alla fine di Il Risveglio della Forza in divisa da monaco, isolato da tutti, a cominciare dai suoi cari. Sappiamo, in parte, il perché: come rivela Han Solo a Rey e Finn (John Boyega), Luke aveva fondato una sorta di scuola per Jedi e uno dei suoi allievi si è ribellato ed è passato al Lato Oscuro, schierandosi con Snoke (Andy Serkis), il leader Supremo del Primo Ordine. Sappiamo che quell'allievo era suo nipote Ben Solo. Da qui la scelta di isolarsi di Luke, che probabilmente ha accusato il peso del fallimento, ma come rivela Han forse è andato a cercare il primo tempio Jedi.
L'attesa è proprio per Luke, per capire cosa ha immaginato il regista per questo mitico personaggio, soprattutto dopo che Hamill, il suo storico interprete si è lasciato andare ad una dichiarazione di fuoco rivolta proprio allo sceneggiatore e regista del nuovo capitolo. Dopo aver letto lo script de Gli Ultimi Jedi, Hamill ha rivelato di aver detto a Rian Johnson: Sono sostanzialmente contrario a praticamente tutto quello che hai deciso per il mio personaggio.
La polemica, se tale è stata, è poi rientrata: Hamill ha confessato che erano state riportate solo le critiche, ma che sostanzialmente era affascinato da ciò che Johnson aveva immaginato per il nuovo capitolo di Star Wars.
La Fisher ha avuto più spazio in questo film, e a quanto è trapelato pare che per il successivo non si voglia ricorrere alla CGI. (computer grafica), come è accaduto per Rogue One, il film di Star Wars indipendente dalla trilogia dello scorso anno, in cui il Grand Moff Tarkin, un personaggio interpretato dal compianto Peter Cushing nel primo film di Star Wars, è stato riportato in vita usando C.G.I., che implicava l'uso di un attore che somiglia fisicamente a Cushing.
Accanto ai personaggi che abbiamo conosciuto ne Il Risveglio della Forza, ce ne sono anche di nuovi, come abbiamo detto già poco più sopra. Non possiamo non partire da un “losco personaggio”, che non si capisce se parteggia per la Resistenza o per il Primo Ordine, o forse per nessuno dei due schieramenti e in definitiva solo per se stesso. È interpretato da Benicio Del Toro e a quanto pare non ha un nome, anche se tutti lo chiamano DJ e come ha spiegato in varie interviste il regista c'è un motivo preciso perché viene chiamato così, ma lo scopriremo solo guardando il film. Poi c'è un vice-ammiraglio della della Resistenza, di nome Holdo, interpretato da Laura Dern, che ha quanto pare ha un carattere molto forte e dimostra doti da vera leader. Infine, c'è un addetto alla manutenzione per la Resistenza di nome Rose Tico, che è interpretato da una giovane attrice di nome Kelly Marie La vedremo in missione accanto a Finn, lo stormtrooper che ha deciso di schierarsi con la Resistenza.
Non c'è film di Star Wars che non abbia il suo cattivo. Se da un lato c'è Kylo Ren sempre più tormentato dopo aver ucciso suo padre, vero villain della nuova trilogia è il Leader Supremo Snoke, capo indiscusso del Primo Ordine. Ne Il Risveglio della Forza lo avevamo visto solo in ologramma, mentre ne Gli ultimi Jedi lo vedremo in carne ossa. È un alieno umanoide, alto quasi tre metri. Prova un intenso odio per la Repubblica e dopo averla spazzata via con la base Starkiller, ora vuole annientare la Resistenza. Non prova nessuna empatia neanche per i suoi sottoposti che disprezza e sfrutta il più possibile, dominandoli con il terrore. Non conosciamo le sue vere origini e non è detto che il prossimo film ci riveli qualcosa. Resta il fatto che oltre a Kylo Ren è molto interessato a Rey e al potere della Forza che possiede.
Quando si parla di Star Wars si parla anche di luoghi spettacolari e di tanti alieni di ogni genere e forma. Uno degli ambienti diventati emblematici della saga e che è rimasto nel cuore di tanti fan è la cantina Mos Eisley, dove un giovane Luke ed un attempato Maestro Jedy Ben Kenobi incontrano Han Solo nel gioca, una sorta di Las Vegas, ma anche un posto chiave per la Resistenza, dove Finn approderà per dar corso alla sua missione. È proprio lì vedremmo vecchi e nuovi alieni della saga lucasiana.
In attesa di vedere Star Wars: Gli ultimi Jedi, la Disney e la LucasFilm hanno annunciato che J.J. Abrams tornerà alla regia per il nono film della saga, sostituendo il regista Colin Trevorrow, inizialmente ingaggiato per chiudere la nuova trilogia. Sarà stata la scelta giusta, visto il non troppo apprezzato inizio del nuovo corso dovuto proprio ad Abrams? Non andiamo oltre, per ora, e godiamoci Gli ultimi Jedi…
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