Se in questi mesi di annunci e promesse marziane vi siete fatti prendere dall’entusiasmo e avete deciso di organizzare una gita su Marte, tenetevi letteralmente “forte” perché dovrete arrivarci a duemila chilometri l’ora. È la velocità alla quale scenderemo (sarebbe più opportuno dire “precipiteremo”) sulla superficie del Pianeta Rosso nella missione prevista per il 2020.
Lo scorso 4 ottobre la NASA ha effettuato il primo test del Advanced Supersonic Parachute Inflation Research Experiment (ASPIRE), programma dedicato a verificare il comportamento del paracadute che verrà dispiegato quando la sonda della missione Mars 2020 incontrerà l’atmosfera marziana ad una velocità di più di 19.400 km/h (5,4 km/s).
Scopo della missione sarà far “ammartare” un nuovo rover che raccoglierà il testimone di Curiosity (giunto sul nostro gemello ad agosto 2012 con la missione Mars Science Laboratory ).
Il paracadute di test è stato lanciato dal Goddard Space Flight Center della NASA a Wallops Island (Virginia), utilizzando il razzo sub-orbitale Black Brant IX che lo ha espulso ad una altezza di circa 51 km dalla superficie terrestre allo scopo di condurre l'esperimento a condizioni pressoché paragonabili a quelle che la sonda incontrerà nell’atmosfera marziana.
Il “paracadute supersonico”, con il suo corredo di sensori e fotocamere rivolte a raccogliere dati e a immortalare l’evento, ha completato il proprio volo 35 minuti dopo il lancio ammarando nell’Oceano Atlantico a circa 54 km a sud-est di Wallops Island. Ecco il video del test.
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