Finalmente, Marvel's The Punisher ha una data di arrivo per cominciare la sua strage di cattivi nelle strade di New York, nonché un nuovo trailer tanto violento quanto tormentato come lo è il suo protagonista.
Così scopriamo come la storia parta da molto lontano, da quando Frank Castle (Jon Bernthal) era ancora nell'esercito, parte di un team specializzato in missione segrete e, come scoprirà a sue spese, non molto pulite.
A sue spese perché, una volta tornato al mondo civile, scopre che qualcuno gli sta dando la caccia per ciò di cui è stato testimone e vuole evitare che vada a raccontarlo in giro. E come ormai tutti sappiamo, a farne le spese è la sua famiglia.
Così Frank Castle muore (metaforicamente) e nasce The Punisher, il quale come ben gli dice il suo unico amico Micro (Ebon Moss-Bachrach), ha solo la guerra in testa. Uniti da un destino comune, ma con metodi diversi, i due dovranno scoprire chi si nasconde dietro i tentativi di eliminarli, il tutto mentre fa la sua comparsa un Billy Russo (Ben Barnes, Westworld), destinato in futuro (nella stagione due?) a diventare la nemesi di Frank nota come Jigsaw, ma che al momento è indicato come presente solo in quattro episodi.
Ritorna Karen Paige (Deborah Ann-Woll), da Marvel's Daredevil, la quale gli pone la domanda diventata un classico degli eroi dannati: quando basterà?
Con loro i due agenti della sicurezza nazionale, Madani (Amber Rose Revah) e Stein (Michael Nathanson), i quali nel trailer si dicono certi che il punitore sia morto, per quanto alla fine della stagione due di Marvel's Daredevil, dove aveva debuttato in grande stile, era solo evaso di prigione.
Ma è anche vero che Castle viene già chiamato Il Punitore, il che fa supporre un passaggio di tempo tra la fuga dal carcere al momento in cui lo ritroveremo il 17 novembre, giorno in cui anche da noi arriveranno su Netflix i 13 episodi della prima stagione.
E, se vi state chiedendo quale sia la canzone che attraversa e dà ritmo al trailer, si tratta di One, dei Metallica datata 1988, la quale racconta una storia terribilmente metaforica per Castle: quella di un marine che in battaglia ha perso gambe e braccia e anche le sue orecchie, occhi e bocca sono distrutti. nel tentativo di comunicare, comincia a usare il codice Morse con la sua testa, e il messaggio è: uccidetemi.
Ovvero, il desiderio non così inconscio di Frank Castle.
Vi lasciamo con il secondo trailer.
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