Riesumato a luglio da Trump, fondato dal presidente George Bush padre nel 1989 dalle ceneri del Nasc (il consiglio presidenziale per le attività aerospaziali istituito nel 1958 dal presidente Dwight Eisenhower), il National Space Council si è insediato qualche giorno fa per la prima volta.
In occasione della riunione d’esordio, il vicepresidente Pence ha riconfermato l’intenzione dell’amministrazione Trump di riappropriarsi della leadership nella conquista dello Spazio.
Primo obiettivo: la Luna. Pence non ha indicato alcuna data specifica, ma ha ostentato di avere le idee ben chiare sul ruolo che una nuova “campagna lunare” dovrebbe assumere: costituire una sorta di “area di addestramento” e rappresentare il primo passo verso l’esplorazione del cosmo.
Riaccendere i riflettori sul nostro satellite era uno degli obiettivi molto discussi della campagna elettorale dell’attuale Presidente USA che anche in questa materia sta ribaltando la precedente linea Obama, che aveva investito sull'obiettivo Marte.
Il progetto di Donald Trump prevede lo sviluppo di sinergie con partner commerciali privati del “Settore Spazio” . Su questo fronte il Consiglio Nazionale per lo Spazio ha già incassato la disponibilità dei CEO di diverse aziende aerospaziali presenti alla riunione, tra cui Boeing, Lockheed Martin, SpaceX, Blue Origin e Orbital ATK.
Ora è il momento per un'azione veloce e audace
, ha dichiarato Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX, al Consiglio. Una presenza permanente sulla luna e gli stivali americani sulla superficie di Marte non sono impossibili e non obiettivi a lungo termine.
È assolutamente plausibile ipotizzare che la nuova amministrazione organizzi una missione lunare, probabilmente di carattere internazionale, come passo sulla strada verso Marte
, ha spiegato al Washington Post John Logsdon, analista politico “spaziale” . Politicamente, la maggior parte degli altri Paesi del mondo ha identificato la Luna come una meta interessante.
– ha aggiunto – Se vogliamo affermare la nostra leadership internazionale, dobbiamo prendere posizione e condurre la coalizione.
Nelle prossime settimane la macchina amministrativa spaziale americana avrà il compito di istituire un gruppo consultivo composto dai maggiori leader dell’industria aerospaziale commerciale. Non trapelano dettagli su chi farà parte di questo gruppo di esperti, il vice-presidente Pence non si è ancora sbilanciato. Gli analisti scommettono, facilmente, su due pionieri illuminati del settore: Elon Musk (patron di SpaceX) e Jeff Bezos (fondatore di Blue Origin). Il primo ha recentemente gridato al mondo il suo piano per il trasporto di persone su Marte entro il 2024 (senza la garanzia del ritorno), il secondo continua a spingere sui viaggi suborbitali e si dichiara pronto già per il prossimo anno.
Intanto la Luna ci aspetta. Pronti ad alzare di nuovo gli occhi al cielo? Chi sarà il nuovo Tito Stagno?
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