I suoi ultimi giorni di vita li ha passati godendosi una convention di fantascienza, la DragonCon. Era tornato da Atlanta con sintomi di influenza e raffreddore, e ieri è morto, nel sonno, nella sua casa in California a Studio City.
Jerry Pournelle, nato in Louisiana nel 1933 e cresciuto in Tennessee, è un personaggio troppo complesso per essere raccontato in poche righe. Esperto di informatica (è stato una delle colonne della rivista Byte per decenni), esperto di tattiche militari sulle quali ha scritto articoli per giornali e riviste, direttore di una rivista di survivalismo, opinionista conservatore.
Oltre a una dozzina di saggi di vario genere, dall'informatica alla politica al survivalismo, ha scritto naturalmente numerosi romanzi di fantascienza, diversi dei quali in collaborazione con Larry Niven. In particolare The Mote in the God's Eye (La strada delle stelle in Italia) incluso poi nella serie del "CoDominium", una storia futura della quale fanno parte quasi tutti i romanzi di Pournelle.
Con la serie dei mercenari Falkenberg Pournelle ha dato un contributo importante al sottogenere della fantascienza militare, prima di lui ancora allo stadio embrionale.
Non ha mai vinto il Premio Hugo, nonostante avesse vinto nel 1973 il Premio John Campbell come miglior scrittore esordiente. Tra gli altri premi vinti la Medaglia di bronzo dell'American Security Council, il premio Prometheus per il romanzo Fallen Angels, il premio della Heinlein Society Award e il National Space Society Robert A. Heinlein Memorial Award.
Aveva sconfitto un tumore nel 2008 ed era sopravvissuto a un ictus nel 2014.
Nel video il suo discorso di accettazione del premio Heinlein nel 2016.
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