Potrà non essere stato molto amato da alcuni fan, ma resta il fatto che Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo ha incassato 786 milioni di dollari contro un budget di 185 a livello mondiale, motivo per cui il progetto di un sequel non era questione di un un se, ma solo di un quando.
Uscito di scena George Lucas, ormai apparentemente del tutto disinteressato alle sue stesse creazioni, Indiana Jones procede per la sua strada con il regista storico Steven Spielberg e lo sceneggiatore David Koepp il cui notevole curriculum vede i primi due Jurassic Park, Mission Impossible, Carlito's Way e lo Spider-Man di Sam Raimi.
Ed è lui, che ha raccontato a Entertainment lo stato dei lavori e la decisione più difficile presa per il futuro della saga.
Addio Shia
Lo sceneggiatore garantisce, ovviamente, che Harrison Ford sarà ancora presente nel film
Ma il personaggio di Shia LaBeouf non comparirà affatto.
Mudd, il figlio che Indy nemmeno sapeva di avere, era entrato in scena come evidente erede delle avventure del più famoso archeologo del cinema, ma negli anni seguenti il comportamento sempre più instabile dell'attore aveva portato il binomio Disney/Lucasfilm a dover cambiare il piano drasticamente, anche se di recente LaBeouf è tornato al cinema con il film Borg/McEnroe, basato sul leggendario scontro tra i due miti del tennis.
Il futuro
In una intervista separata, Spielberg ha voluto sottolineare un dettaglio: non hanno alcuna intenzione di uccidere Indiana Jones (anche perché diventerebbe un po' ripetitivo per Harrison Ford). Il regista ha raccontato come stiano ancora discutendo su come strutturare il futuro della saga, perché nelle intenzioni vorrebbero creare un continuum narrativo e contemporaneamente una sorta ma non proprio (parole sue) di reboot, ovvero probabilmente l'ormai consolidato sistema del soft reboot: non rinnegare il passato ma partire da un nuovo inizio, come accaduto con Jurassic World.
Una cosa è certa, a un certo punto ci sarà un passaggio di consegne, con chi però, è ancora tutto da decidere.
Il plot
Koepp dice che sia lui che il regista sono soddisfatti della sceneggiatura di Indiana Jones 5, pressoché completa, e che auspicabilmente Spileberg inizierà le riprese appena finite quelle del suo ultimo film attuale, intitolato The Post e basato sulle rivelazioni del Washington Post nel 1971 sui documenti del pentagono.
Per quanto riguarda l'oggetto della nuova avventura, Koepp ha solo detto
Si tratta di un antico artefatto che tutti stanno cercando
Traete voi le conclusioni.
Non ci sono ancora date ufficiali per Indiana Jones 5, ma una cosa è sicura: in un modo o nell'altro Harrison Ford farà sempre parte della saga, si spera solo non in modalità Rogue One.
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