I Premi Hugo degli ultimi anni, in particolare nel 2015 e 2016, sono stati in parte falsati dall'attacco dei cosiddetti Puppies, due gruppi – Sad Puppies e Rabid Puppies – che con un'azione concertata hanno subissato i voti all'Hugo di schede di segnalazione tutte uguali, per favorire candidati che rispondevano, secondo loro, a un certo tipo di fantascienza che negli anni precedenti era stata sfavorita. Il tentativo di manomettere l'istituzione cara a tutti gli appassionati di fantascienza, oltre alla matrice di ultra destra e cristiana oltranzista, con adeguate spruzzatine di razzismo e maschilismo soprattutto per quanto riguarda i Rabid Puppies, ha reso questa operazione decisamente impopolare nel mondo della fantascienza.
Il risultato è stato che sia nel 2015 che nel 2016 vari premi non sono stati assegnati, perché tutti i finalisti erano stati proposti dalle liste Puppies, e i votanti per ripicca hanno concentrato il loro voto su No award, nessun premio.
La World Science Fiction Society è corsa ai ripari attivando un sistema di conteggio dei voti che riduce il potere delle liste, che è stato chiamato E pluribus Hugo, un gioco di parole sul vecchio motto degli Stati Uniti stampato sui dollari fino alla Seconda guerra mondiale, E pluribus unum ("da tanti stati una sola nazione", in sostanza). Per la cronaca, dopo la Seconda guerra mondiale fu sostituito da In God we trust.
Come funziona E pluribus Hugo
Il nuovo meccanismo va a modificare il conteggio delle segnalazioni che vanno poi a definire i finalisti. Fino a oggi, le segnalazioni venivano semplicemente contate: i cinque candidati che avevano ricevuto più segnalazioni entravano in finale.
E pluribus Hugo complica decisamente il sistema di conteggio. Innanzitutto va considerato che un elettore può inserire nella scheda da una a cinque segnalazioni. Fino a oggi ogni segnalazione aveva lo stesso valore; con la nuova regola, l'insieme delle segnalazioni in una categoria espresse dal votante valgono un punto; quindi, se viene espressa una segnalazione sola varrà uno, se ne vengono espresse due ognuna prenderà mezzo punto, fino a cinque segnalazioni in cui ognuna avrà 0,2 punti. A questo punto si sommano tutti i punti, si prendono le due nomination che hanno meno punti e si confrontano, questa volta, il numero di segnalazioni. Quella con meno punti è eliminata.
Si ripete tutta la procedura dall'inizio, finché non restano solo sei candidati, che entrano in finale.
Se fosse un conteggio fatto a mano ovviamente richiederebbe un'eternità, ma in effetti i conteggi sono elaborati da un software, quindi la cosa non è problematica.
Che risultati ottiene
Il risultato ottenuto da E pluribus Hugo non è, in realtà, quello di sfavorire i candidati delle liste, o di diminuirne il peso. Il risultato è uno solo, quello di impedire che i candidati di una lista riempiano tutti i posti in finale, rendendo impossibile votare per candidati al di fuori da quelli della lista.
Secondo i test fatti dalla World Science Fiction Society sugli anni scorsi, se E Pluribus Hugo fosse stato applicato nel 2015 e 2016 avrebbe permesso di avere almeno due candidati extra-Puppies nelle categorie in cui invece i Puppies erano riusciti a riempire tutte le candidature.
Molti si sono congratulati per la nuova formula vedendo che i candidati all'Hugo quest'anno includevano pochissimi candidature provenienti delle slate, ma la verità è che si tratta di un merito male attribuito. Gli stessi organizzatori dei Puppies avevano dichiarato che quest'anno non avrebbero attaccato gli Hugo come negli anni scorsi, e l'incidenza delle liste non si sarebbe comunque sentita. Anzi, paradossalmente alcune candidature, come quella del "famigerato" Vox Day nella categoria miglior curatore, con un conteggio vecchio stile non sarebbero entrate in finale.
Il modo giusto per combattere le liste
Ci sono modi migliori per combattere le liste? Chi scrive crede di sì. Non è impossibile immaginare un software che confronti tutte le segnalazioni dei votanti e individui dei pattern, per poi attribuire un qualche tipo di handicap calibrato sull'aderenza a questo pattern; in modo, per esempio, da far valere meno il voto di chi copia interamente una lista preconfezionata rispetto a chi viceversa dà un voto ragionato e personale.
La questione da dirimere è: è giusto o no? Il buon senso direbbe di sì, ma in effetti si starebbe limitando il potere di voto di alcuni votanti, cosa che il sistema E pluribus Hugo si guarda bene dal fare. Si può ovviamente obiettare che in qualche modo chi vota copiando una lista sta già in qualche modo rinunciando alla propria libertà di voto.
Se mi avete seguito fin qui e avete interesse a discuterne i commenti saranno benvenuti.
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