Immaginate un salone tipo padiglione della fiera, un quarto del quale transennato per contenere una fila infinita di esseri umani. Oppure: immaginate di dover firmare un contratto di cinquecento pagine, su tutte le pagine con firma completa. Sono le due facce di quello che accade quando fate una sessione di autografi, ma invece di chiamarvi Mario Rossi vi chiamate George R.R. Martin. Che poi uno di fronte a queste cose può disperarsi o montarsi la testa, ma The George non cade in nessuna delle sue trappole: fa il suo lavoro e poi si alza dal tavolo e magari resta lì intorno a chiacchierare, da buon compagnone, con altri fan.
Qui siamo tutti soprattutto fan, sotto sotto
ci ha detto ieri Robert Silverberg, altro gigante. Gli abbiamo chiesto qual è stata l'ultima Worldcon alla quale non ha partecipato, e ci ha risposto "quella del cinquantaquattro". Credevamo di aver capito male ma avevamo capito benissimo: Helsinki è la sessantatreesima Worldcon consecutiva per il grande Bob.
Tra le cose più interessanti alle quali abbiamo assistito ieri un incontro con alcuni autori cinesi curato da Francesco Verso, un dibattito sul futuro dei Premi Hugo nella sfida con la rivoluzione digitale e un panel sul futuro degli eBook, tenuta da persone competenti (tra i quali un editor della Tor), dove incredibilmente non ha trovato applicazione la Prima Legge delle Discussioni sugli eBook, secondo la quale entro cinque minuti salta fuori qualcuno che deve informare gli altri che lui non può rinunciare al profumo della carta.
Oggi ancora tantissimi gli appuntamenti, che andranno avanti anche se noi a una certa ora dobbiamo partire. Ecco alcune cose sparse:
Alle 12 un must per chi scrive scene d’azione: come si scrivono le scene di combattimento? Rispondono Ian McDonald ed Elizabeth Bear. Ma contemporaneamente ci si chiede cosa voglia dire avere la “stoffa giusta”, con Guy Consolmagno e l’astronauta Kjell Lindgren.
Il fandom vi mantiene giovani, con Robert Silverberg, Gay Haldeman (13:00). Alle 14 per chi si è registrato un kaffeeklatsch con Charlie Stross, mentre alle 16 presentazione dei lavori di Maurizio Manzieri. Contemporaneamente Elizabeth Hand con altri parla del potere dei recensori.
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