Uno toscano, l'altro veneziano. Uno professore di letteratura tedesca, l'altro informatico. Sembra una sigla di una nuova versione di Attenti a quei due, invece è il profilo di un duo di scrittori italiani di fantascienza di grande livello: Alessandro Fambrini (il professore toscano) e Stefano Carducci (l'informatico veneziano). Autori del romanzo Ascensore per l’Ignoto, uscito sette anni fa su un Urania Millemondi, l'anno scorso sono arrivati in finale al premio Urania con un romanzo che nel titolo in qualche modo richiamava la storia testata stagionale di Mondadori, Mondi senza fine.
Cambiato il titolo (già usato da Clifford Simak) in un meno sentito La breve estate della follia, il romanzo ora esce in Odissea Digital Fantascienza, dove hanno già visto la luce gli altri romanzi finalisti al premio Urania dell'anno scorso.
La breve estate della follia
Il libro
Siamo nel 2033, in un'Italia retta da un regime totalitario dove è meglio non dare nell'occhio, non dare fastidio, seguire le regole. Un pubblico ministero caduto in disgrazia da dieci anni, e un poliziotto mal visto dai suoi colleghi. È a loro che viene affidata un'indagine che nessun altro vorrebbe toccare, una cosa sporca, pericolosa, che sarebbe meglio insabbiare prima possibile. Perché il morto che è stato ritrovato, in una vasca per l'invecchiamento del lardo a Colonnata, è un vecchio nemico del potere, un attivista anarchico. Ma non solo: risultava già morto da parecchi anni. E l'indagine su questo cadavere rischia di scoperchiare segreti e svelare misteri che vanno ben al di là anche degli intrighi del potere.
L'autore
Alessandro Fambrini, nato a Seravezza (Lucca) nel 1960, lavora presso l’Università di Trento. Si occupa di letteratura tedesca di Ottocento e Novecento; in particolare dei rapporti tra avanguardia e tradizione nel fin de siècle come lente d’ingrandimento per una definizione e una migliore comprensione della modernità. Ha pubblicato lavori tra gli altri su Kurd Laßwitz (Apoikis, ovvero I sogni della scienza sono un mondo senza scienziati, 1999), Egon Friedell (Egon Friedell precursore dello Steampunk?, 2002), Franz Kafka (Tentativi di evasione. Kafka e Houdini, 2003). Al fantastico e alla fantascienza ha dedicato e dedica un impegno non secondario come autore (racconti e romanzi su numerose pubblicazioni del settore, tra le quali Urania e Robot) e come critico (numerosi i suoi articoli e saggi pubblicati su Futuro Europa, Robot, Nova sf* e Anarres, che ha fondato insieme a Salvatore Proietti nel 2012).
Stefano Carducci è nato a Mestre nel 1955. Informatico di professione, critico e traduttore, ha pubblicato novelle e racconti. Insieme ad Alessandro Fambrini ha pubblicato il romanzo Ascensore per l’Ignoto con Mondadori. Fra i principali autori tradotti, Sturgeon, Vonnegut, Priest, Moorcock, Shepard, K.S. Robinson, Aldiss, Watson, Bishop. L’ultimo saggio è stato pubblicato sul n. 2 della rivista Anarres della Delos Books.
Stefano Carducci, Alessandro Fambrini, La breve estate della follia , Delos Digital, Odissea Fantascienza 36, isbn: 9788825402797, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro € 2,99 iva inclusa
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