Gli ultimi mesi “spaziali” sono stati monopolizzati dal nostro fratello gemello rosso. L’attenzione per Marte ha certamente registrato un’accelerazione per le attese prima e le notizie non propriamente confortanti poi di Exomars o per le velleità colonizzatrici dell’eccentrico miliardario sudafricano Elon Musk. Per fortuna le attività e gli interessi della NASA non si era fatti condizionare dai trend mediatici e ripartono (a dire il vero, non si erano mai fermati) verso nuove affascinanti missioni.
Una di queste ha come obiettivo forse l'oggetto più interessante della fascia principale degli asteroidi, 16 Psyche: fu scoperto il 17 marzo 1852 da Annibale de Gasparis dall'Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli e fu battezzato così in onore di Psiche, figura della mitologia greca. Si tratta di un asteroide gigante di metallo, dal diametro di circa 210 chilometri, tre volte più lontano dal Sole di quanto non sia la Terra e soprattutto, a differenza di molti altri asteroidi, non composto di roccia e ghiaccio ma (si pensa) di ferro e nichel proprio come il nostro nucleo terrestre.
La missione robotica (Psyche) dovrebbe essere lanciata nell’ottobre 2023 per raggiungere la sua meta nel 2030. L’ipotesi degli scienziati è che 16 Psyche possa essere quello che resta di un nucleo di un pianeta grande come Marte che avrebbe fatto parte del Sistema Solare agli inizi della sua formazione. Senza dubbio fornirà interessanti informazioni sulla storia del nostro sistema planetario.
Questa è un’opportunità per esplorare un nuovo tipo di mondo… non uno di roccia o ghiaccio, ma di metallo
, ha detto il Principal Investigator di Psiche Lindy Elkins-Tanton dell’Arizona State University. 16 Psyche è l’unico oggetto del suo genere conosciuto nel sistema solare, e questo è l’unico modo in cui gli esseri umani potranno mai studiare un nucleo
.
Ancora prima di Psyche un’altra missione robotica ci terrà col fiato sospeso: Lucy, il cui lancio è previsto nell'ottobre 2021 e che farà una visitina agli asteroidi Troiani vicini a Giove: anch’essi sono asteroidi interessanti perché si ritiene che siano fra i testimoni più antichi della formazione del Sistema Solare.
Intanto prosegue per un altro il progetto Near Earth Object Camera (NEOCam), dedicato alla rilevazione di asteroidi potenzialmente pericolosi in regioni di Spazio vicine all'orbita della Terra. Non vorremmo mica fare la fine dei dinosauri?
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