La vivacissima Edizioni Della Vigna, casa editrice specializzata nel settore della narrativa di fantascienza (ma anche fantasy e horror) diretta da un vero appassionato nel campo della fantascienza quale è Luigi Petruzzelli, ha pubblicato, in questi giorni di fine dicembre, nella collana asSaggi, un interessante saggio dal titolo Da Frankenstein a Star Trek (2016) che ha come sottotitolo “Scienza medica e fantasie scientifiche”. Un saggio ad opera proprio di un medico: Franco Piccinini.
Un medico appassionato da sempre della narrativa di fantascienza, che ha scritto vari racconti che sono apparsi, a partire dal 1978, sulla rivista Robot e successivamente su altre riviste e/o antologie.
Il saggio di cui ora parliamo non è una assoluta novità in quanto già nel 2011 era stato pubblicato un suo lavoro dal titolo Scienza medica & Fantasie scientifiche (Elara, collana La biblioteca di Alessandria 6, pagg. 196) che è stato finalista al Premio Italia 2012 e al Premio Vegetti 2013.
Franco Piccinini ha ripreso questo suo saggio, correggendo alcuni (minimi) errori e lo ha ampliato in modo consistente creando (quasi) un nuovo saggio che farà conoscere all’appassionato di narrativa di fantascienza e di horror tutto ciò che è stato scritto a partire dalle opere di Mary Shelley (con il suo veramente immortale Frankenstein), John Polidori con il personaggio di lord Ruthven, il primo vampiro della letteratura e altri autori fra cui il famoso Bram Stoker e altri ancora per arrivare al gotico moderno di Lovecraft & Co.
Ma questo non è che il primo capitolo, al quale seguiranno altri capitoli per arrivare infine ai romanzi di Star Trek attraverso Ole Doc Methuselah, cliniche nello spazio, con i vari romanzi di James White (stazione ospedale e seguenti) oppure Dentista Galattico di Piers Anthony.
L’autore ha avuto la grande abilità di non scrivere una arida opera citando nomi di autori e titoli, ma per ognuno di loro ci racconta in quale occasione è nata l’opera, parte della vita e aneddoti dell’autore e tante altre “chicche” altrimenti sconosciute ai più, tanto che il lettore ne rimarrà affascinato.
Possiamo affermare che non si tratta di una “ristampa” ma di una opera nuova e avvincente come un romanzo, nella quale si nota come l’autore abbia ben approfondito e documentato tutta la materia, che espone in modo veramente brillante.
L’autore
Franco Piccinini è nato ad Asti nel 1954. Laureato a Pavia esercita la professione di medico.
È sposato con la dolce Anna dal lontano 1984. Legge fantascienza fin dall’infanzia con letture di Verne, Wells e Mark Twain, passando poi ai juveniles di Heinlein e via via, attraverso la lettura di Urania. Galassia & C, ne è diventato un cultore e un esperto.
Ha una collezione personale di circa 7000 volumi, tra fantasy, science fiction, horror e divulgazione scientifica. Ha pubblicato il suo primo racconto su Robot, la mitica rivista diretta da Curtoni, nel 1978. Poi è rimasto in disparte per più di vent'anni. Ha ripreso solo qualche anno fa a scrivere, spinto dal desiderio di fare qualcosa di concreto per aiutare l'ambiente fantascientifico italiano, che gli sembrava in profonda crisi. Ha pubblicato il romanzo Ritorno a Liberia (tratto dal suo primo racconto) e il saggio Scienza medica e fantasie scientifiche (finalista al Premio Italia 2012 e al Premio Vegetti 2013), oltre a vari articoli su Nova SF* e racconti su Futuro Europa.
Nel 2011 ha iniziato a collaborare con le Edizioni Della Vigna.
Il libro
“C’era da raccontare dei medici le cui idee avevano influenzato scrittori famosi e c’erano scrittori, la cui carriera letteraria era stata dedicata al fantastico e alla fantascienza, che erano stati anche medici”.
Allora Franco Piccinini, medico di professione e scrittore nello scarso tempo libero, partendo dal Settecento e arrivando ai nostri giorni ci mostra come la medicina abbia influenzato la narrativa fantastica, horror prima e fantascienza poi, legando l’invenzione letteraria allo stato dell’arte raggiunto dalla scienza medica in un dato periodo storico.
I lettori di fantascienza vi troveranno notizie curiose o poco note, i lettori che non la amano forse inizieranno a guardare con occhi diversi questa forma letteraria, che nei suoi esempi migliori è ricca di idee e contenuti.
Infine, come dice Piccinini,“se poi qualche mio collega vorrà prendersi la briga di leggere questo saggio, mi auguro di risultare interessante anche per lui. Ho volutamente usato in molte parti un tono semiserio e sono convinto che troverà parecchi spunti di divertimento, ma anche di riflessione. Magari potrebbe incuriosirsi e diventare a sua volta un lettore di science fiction”.
Franco Piccinini, Da Frankenstein a Star Trek (2016), Edizioni Della Vigna, collana AsSaggi 7, pagg. 361, euro 16,50
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