Sono passati sette anni da quando il regista di Tron Legacy Joseph Kosinski aveva ricevuto l'incarico di realizzare il remake di un altro titolo di culto degli anni ottanta, quel The Black Hole che nel 1979 per la prima volta aveva portato gli spettatori (più o meno) all'interno di un buco nero.
Il folle (o ambizioso, dipende dai punti di vista) piano del dottor Reinhard (Maximilian Schell) era costato alla Disney venti milioni di dollari più sei investiti nel lancio pubblicitario, portando a un incasso in patria di 36 milioni e voleva essere uno dei primi esperimenti della major con tematiche adulte.
L'idea di un remake sembrava la più ovvia vista la corsa al recupero di titoli storici da parte della case di produzione, eppure l'idea sembrava essersi persa in un buco nero.
Solo in questi giorni è emerso il coinvolgimento di un nome ora proiettato nel cinema ad alto budget: quel Jon Spaihts arrivato alla ribalta per la prima stesura di Prometheus, poi arrivato a Doctor Strange e il prossimo Passengers con Jennifer Lawrence e Chris Pratt.
Così durante un'intervista legata al lancio di Doctor Strange, Slashfilm ha voluto scoprire lo stato dei lavori.
Lo sceneggiatore ha raccontato che esiste una sceneggiatura pronta, e che si tratta di uno dei suoi lavori più impegnativi ed entusiasmanti mai realizzati ma
È un film scomodo attualmente per la Disney, perché è una storia epica e cupa, mentre loro al momento sono più mirati a toni leggeri.
Spaihts aggiunge come la major abbia già in cantiere molti progetti ambientati nello spazio (tra Star Wars e i vari filoni Marvel) per cui non sa quando il film potrà prendere forma.
Dal canto suo ha precisato come abbia voluto essere fedele all'originale, ma eliminando le parti più assurde in favore di un tono più intelligente e serio.
Voi che ne dite, dopo Interstellar c'è ancora posto per un altro viaggio in un buco nero?
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