Oggi, domenica 6 novembre, chiuderà questa edizione del Trieste Science+Fiction Festival Zero Days, il nuovo thriller geopolitico del premio Oscar Alex Gibney, “il più importante documentarista del nostro tempo”, regista, sceneggiatore e produttore statunitense, vincitore nel 2008 dell’Oscar al Miglior Documentario con Taxi to the Dark Side. Il documentario Zero Days è una sconvolgente indagine sullo “Stuxnet”, il virus informatico creato per la prima volta da uno stato sovrano con lo scopo esplicito di essere usato come arma contro una nazione ostile. La pellicola verrà presentata a Trieste prima della distribuzione nelle sale a cura di I Wonder Pictures.
A precedere la proiezione, che si terrà la Cerimonia di Premiazione, nel corso della quale verranno attribuiti i Premi delle tre sezioni competitive che ospitano ogni anno filmaker e cineasti da tutto il mondo: il Premio Asteroide, competizione internazionale per il miglior film di fantascienza di registi emergenti, e i due Premi Méliès d’argento in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation per il miglior lungometraggio e cortometraggio di genere fantastico europeo.
Nel corso della giornata di oggi, domenica 6 novembre, verranno proiettati i Film Fuori Concorso: Moonwalkers del regista francese Antoine Bardou-Jacquet, commedia cult sulle leggendarie riprese in studio dell'allunaggio dell'Apollo 11; e l'accoppiata coreana firmata da YEON Sang-Ho con l'animazione adulta Seoul Station, storia di divoratori e divorati in una Seul in cui è difficile trovare un rifugio, che fa da prequel al survival horror Train to Busan, in cui i passeggeri di un treno lottano contro una terribile epidemia che trasforma tutti in zombie.
Domani sarà anche la volta dell’ultimo titolo appartenente alla cinquina di titoli che, come molti loro illustri predecessori, contemporanei e discendenti, hanno dato lustro al fantastico italiano nel mondo, per celebrare la ricorrenza dei 40 anni della pioneristica rassegna Fant'Italia curata da Lorenzo Codelli e Giuseppe Lippi. Alla presenza del figlio Lamberto Bava, arriverà in sala il restauro nuovo di fiamma e in 4K di Terrore nello spazio di Lamberto Bava. A seguire, un imperdibile incontro con Lamberto Bava, con il giornalista, storico e archivista cinematografico triestino Lorenzo Codelli, Luigi Cozzi e con Giuseppe Lippi, curatore di Urania (Mondadori).
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