Quali sono i generi e gli argomenti di cui vi occupate principalmente?
Fantastico e fantascienza, ma cercando di seguire e incoraggiare chi lavora sul weird, l'ucronia, lo steampunk, l'horror e altri focus narrativi di questo genere. I volumi precedenti di Alia e anche l'ultimo, Alia Evo 2.0, sono un buon esempio di come concepiamo il fantastico in letteratura.
In che forma pubblicate? Ebook, stampa, rivista, distribuzione online o in libreria?
Abbiamo a lungo lavorato in stampa con i volumi della collana Alia – nata nel 2003, titoli usciti dieci – e con altre due collane di narrativa mainstream: tutti libri distribuiti in libreria. Poi nel 2012 la chiusura della CS e il marasma seguito ci ha obbligato ad accelerare un progetto che in realtà avevamo già in mente: la pubblicazione di e-book. Alia Evo 1,0, un numero di passaggio, è uscito esclusivamente in forma di e-book mentre l'ultimo Alia sta uscendo anche in forma di libro, divenendo il primo di una collana di fantastico di Buckfast di Torino, un editore che è anche nostra amica personale.
Abbiamo inoltre appena lanciato una collana di e-book dedicata al fantastico, Alia Arcipelago dove sono apparsi un romanzo di Mario Giorgi, un'antologia di Fabio Lastrucci, una di Silvia Treves e un romanzo di Massimo Citi. Anche di questi ultimi è possibile il passaggio in forma stampata.
Accettate volentieri proposte spontanee? Nel caso l'aspirante cosa deve fare?
Le proposte sono bene accette, compatibilmente con il poco tempo disponibile per la lettura: in fondo siamo solo in due a leggere. In linea di massima chiediamo all'autore che si propone un racconto per l'Alia successivo, quindi lavoriamo con lui all'editing del racconto. Non accettiamo, comunque, gli invii di cospicui pdf in allegato postale. Per noi collaborare con un autore è un elemento importante e non ci interessa un rapporto “imposto” da un testo che l'autore ritiene terminato. Le nostre lunghe esperienze in proposito, anche come autori, ci hanno insegnato quanto sia difficile per chi scrive cogliere i difetti e le carenze di un testo ritenuto concluso: discutere di un testo “finito” non è utile né per noi né per l'autore. Lavorare insieme su un testo “aperto” ci sembra il modo migliore per procedere, tenendo comunque conto che l'evoluzione successiva di un autore è una via estremamente personale.
Un autore e un libro (anche di un autore diverso) che siete particolarmente orgogliosi di aver pubblicato.
Sono tanti gli autori che siamo fierissimi di aver pubblicato, compiere una scelta tra loro sarebbe ingrato da parte nostra. Diciamo che abbiamo toccato il cielo con un dito quando abbiamo potuto pubblicare in italiano, grazie alle traduzione di Davide Mana e di Massimo Soumaré, autori come Ted Chiang e Karl Schroeder (Alia Anglostorie, 2009) o Kurimoto Kaoru (Alia Sol Levante, 2008), Charles Stross e Walter Jon Williams in Alia Anglosfera 2004 e Bandô Masako nel 2010 (Foglie Multicolori).
Quali novità presenterete a Stranimondi?
Il nuovo Alia, Alia Evo 2.0, sarà il protagonista della nostra presenza a Stranimondi. Ma ne approfitteremo anche per presentare i nuovi e-book usciti a giugno di quest'anno, Società del programma spaziale di Mario Giorgi, Da zero a infinito di Fabio Lastrucci, oltre ai nostri Isola di passaggio e Settembre. Speriamo comunque che l'esperienza di Stranimondi ci consenta di intrecciare nuovi proficui rapporti di scrittura.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID