Al fianco di Lord Saladin, impegnati a combattere per la salvezza dell’umanità in Destiny: I signori del ferro, la nuova espansione in stile heart of steel che esce questa settimana e permetterà ai giocatori di affrontare un antico nemico, riemerso dal passato, di uno dei personaggi più amati del videogame Destiny, l’universo SF lanciato nel 2014 su console dalla software house Bungie, già autori di un’altra saga fantascientifica dei record, Halo. Con una community di oltre 30 milioni di utenti, che in quasi tre miliardi di ore complessive hanno ripercorso online, in una spettacolare avventura interstellare, le orme dei Guardiani, così si chiamano i paladini del bene, schierati in difesa dell’ultima città della Terra a rischio di cadere preda dell’Oscurità, Destiny si prepara ora, con il capitolo aggiuntivo appena pubblicato da Activision per il first person shooter in versione Ps4 e Xbox One, ad addentrarsi in misteri mai chiariti e antecedenti il precedente contenuto scaricabile, Destiny: Il re dei corrotti.
Ci fu infatti un tempo in cui i Signori del ferro impugnarono le armi, ben prima della comparsa del primo Guardiano, con lo stesso scopo di dare un futuro al nostro pianeta. I Signori del ferro furono capaci di isolare la minaccia più perniciosa, la Siva, un virus nanotecnologico che ebbe comunque la meglio su quella generazione di leggendari eroi. Solo Lord Saladin riuscì a sopravvivere e adesso, dopo che i Caduti, nella loro inesauribile brama di potere, non hanno avuto alcuna remora a manipolare la Siva per aumentare le proprie capacità, i Guardiani saranno chiamati ad assumere il ruolo dei Signori di ferro per sconfiggere le forze del male in quello che potrebbe essere lo scontro conclusivo. Per farlo, dovranno inoltrarsi nelle Terre infette, lande vicino al Cosmodromo rimaste in quarantena per secoli e che si presentano quantomai insidiose e inospitali. Proprio qui i tecnosimbionti hanno rinvenuto, scavando in profondità, la potentissima Siva, che con la sua tecnologia all’estrema avanguardia potrebbe trasformare la regione in una zona adatta ai loro devastanti progetti.
Non è l’unica destinazione inedita di Destiny: I signori del ferro. La Muraglia, eretta a difesa dei confini meridionali della Russia e che segnava l’inizio della missione di ciascun Guardiano, resta con i suoi ruderi quale monito sulla malvagità di nemici infidi e disposti a tutto. Nel cuore delle Terre infette si eleva poi lo spazio social del Picco di Felwinter, la cima di una montagna già avamposto di osservazione dei Signori del ferro, conquistato dai Caduti, scacciati infine dai Guardiani, che si servono di questo luogo come punto di ritrovo prima di imbarcarsi in una spedizione. Pure il già noto Cosmodromo ha cambiato volto, circondato da un paesaggio dal manto innevato. Rivisitate o nuove anche diverse missioni cooperative, mentre armi ed equipaggiamento sono stati potenziati.
A livello di multiplayer, quattro nuovi ambienti (di cui uno in esclusiva per la piattaforma Sony), una nuova modalità competitiva (Supremacy) e, per la prima volta in Destiny, la possibilità di combattere in partite private, personalizzabili sotto diversi aspetti. Venerdì 23 settembre alle 19 (ora italiana) sarà live il raid Furia Meccanica.
Destiny: I Signori del ferro richiede il gioco base Destiny e Il re dei corrotti (include espansione I & II), venduti separatamente. Oltreché in versione dlc, I signori del ferro fa parte del pacchetto Destiny – La Collezione, un’unica esperienza nella quale sono inclusi tutti i contenuti disponibili fino a oggi del pluripremiato franchise sparatutto che prova a reinventare il genere nell’incontro online, senza soluzione di continuità, tra single e multiplayer.
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