Che se lo sia meritato o meno, il recente Ben Hur è stato un fiasco clamoroso al cinema, ma nemmeno tanto tempo fa la celebrata, iperviolenta e borderline porno serie Spartacus aveva entusiasmato il pubblico, non tanto per la sua ricostruzione storica, ma il tono epico e un protagonista (lo scomparso Andy Whitfield prima, Liam McIntyre dopo) indimenticabili.

Per cui non è così strano scoprire come il progetto intitolato Champion venga apertamente definito Spartacus nello spazio.

Il plot ha una base classica ormai diventata un genere a sè stante:

In un futuro distopico una prigione organizza scontri all'ultimo sangue tra i detenuti, i quali hanno una illusoria speranza di redenzione.

Il protagonista viene qui imprigionato dopo essere stato falsamente accusato di terrorismo e dovrà affrontare tutti i gladiatori dell'arena/prigione per riguadagnare la sua libertà.

Alla regia il francese Olivier Megaton, già autore di Taken 2 e 3 e di Colombiana con Zoe Saldana (di cui è previsto un sequel), mentre la sceneggiatura è opera di Hal Oszan, attore in arrivo da Dawson's Creek ma anche Kyle XY ora diventato sceneggiatore.

Il progetto sembra anche avere qualche affinità con la storyline di Hulk nel prossimo Thor Ragnarok, visto come online sia stato riportato che la storia prenderà parzialmente spunto dall'arco narrativo a fumetti Planet Hulk, dove il gigante verde si ritrova proprio in un pianeta prigione e deve affrontare avversari via via più forti per riottenere la libertà, anche se non è ancora chiaro come dal finale di Avengers Age of Ultron, Bruce Banner (Mark Ruffalo) sia finito nello spazio profondo.

Un po' Death Race, un po' il Running Man di Arnold Schawrzenegger (film che forse meriterebbe un remake moderno visto il proliferare di reality show), Champion vedrà l'inizio delle riprese all'inizio del 2017, per una uscita verso la fine dello stesso anno o l'inizio del 2018, quando saliremo sugli spalti per assistere allo scontro fantascientifico del secolo.