- Come è cominciato
- Gli episodi
- La mappa
- La preproduzione
- Le riprese/L'arrivo on line
- La presentazione
- Le voci e la verità
- Non volevo essere uno sceneggiatore
Bryan Fuller ha finalmente sconfitto la maledizione delle serie sfortunate: dopo l'insuccesso di titoli geniali ma incompresi come Wonderfall, Pushing Daisies, Dead Like Me e in parte anche Hannibal, all'improvviso il suo talento gli ha donato il successo che meritava, con ben due serie in lavorazione: American Gods e l'atteso ritorno televisivo e nel canone di Star Trek.
Collider ha avuto modo di intervistare lo showrunner durante i Saturn Awards, riportando gli ultimi aggiornamenti sullo stato della serie.
Come è cominciato
Durante il primo incontro con gli executive, Fuller racconta di aver chiesto loro se avessero un'idea in mente. Alla loro risposta negativa lui ha ribattuto Io ce l'ho
.
Ha poi lavorato a stretto contatto con il produttore/sceneggiatore Alex Kurtzman nel delineare lo sviluppo narrativo, sottolineando come il suo primo interesse fosse quello di recuperare il DNA dei primi episodi, lo spirito originale della serie, ovvero i grandi temi della fantascienza e la metafora della condizione umana.
Gli episodi
La prima stagione sarà composta di 13 episodi, della durata di circa un'ora, ma libero dai vincoli degli spazi pubblicitari, l'autore potrà scegliere la durata che meglio si adatta a ogni episodio.
Fuller racconta che ha avuto la libertà di raccontare storie in modo diverso rispetto alle origini, senza le censure a cui era sottoposto il franchise all'epoca.
La mappa
Si tratta di un unico grande arco narrativo, quindi nessun episodio autoconclusivo. Allo stato attuale l'intera struttura è stata messa a punto e i primi sei episodi sono già stati scritti.
La preproduzione
I teatri di posa sono già stati scelti, così come la compagnia che si occuperà degli effetti speciali, i registi vengono scelti in questi giorni e il casting è in fase di realizzazione. Fuller ci tiene a sottolineare come desideri un cast progressista che includa tutte le razze e il mondo LGBTQ.
Le riprese/L'arrivo on line
L'inizio è previsto a settembre, la conclusione nel marzo 2017. l'arrivo on line è previsto a gennaio perché la serie avrà comunque cadenza settimanale invece di seguire lo stile di Netflix, ovvero tutti gli episodi immediatamente disponibili
La presentazione
Star Trek verrà svelato ufficialmente al prossimo Comic-Con di San Diego, previsto dal 21 al 24 luglio. Sarà presente lo stesso Fuller con le più recenti rivelazioni sulla serie.
Le voci e la verità
Lo sceneggiatore ha definito divertenti le voci comparse on line riguardo al punto della continuity in cui si dovrebbe andare a inserire la sua serie, ma ha anche chiarito che la voce secondo cui sarebbe ambientata tra Star Trek VI Rotta verso l'ignoto e Star Trek Next Generation è falsa, e soprattutto, non sarà affatto una serie antologica.
Ma dice anche che alcune delle voci comparse in rete contengono mezze verità, solo l'altra metà è del tutto sbagliata.
Non volevo essere uno sceneggiatore
Fuller ha concluso dicendo:
Non volevo essere un autore televisivo, volevo essere un autore di Star Trek, per me è un onore avere la possibilità di dare forma a una nuova iterazione, un nuovo cast e nuove avventure.
La nuova missione di Star Trek sta prendendo forma, non vediamo l'ora di scoprirla.
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