Con oltre 1000 titoli pubblicati in ebook, Delos Digital si è imposta come la casa editrice di riferimento per tanti scrittori italiani e non solo. Il deus ex machina è Silvio Sosio, coadiuvato da Franco Forte e Luigi Pachì. A Silvio abbiamo chiesto come sta andando l'avventura di Delos Digital e quali sono le storie in ebook più seguite dagli appassionati.

All'inizio del 2014, in una nostra precedente chiacchierata, parlammo della nascita di Delos Digital, la sigla con la quale ti proponevi di pubblicare esclusivamente gli ebook. Quale bilancio ti senti di tracciare dopo quasi due anni e mezzo di attività? 

Entusiasta. Abbiamo prodotto oltre mille titoli, tra i quali numerose cose notevoli. Tanti grandi autori, italiani e no; tanti autori già noti che con noi hanno potuto farsi conoscere meglio; e tanti esordienti. Abbiamo creato uno spazio importante, credo, per dare voce agli autori italiani: qualcosa che non è autopubblicazione, perché passa attraverso il vaglio e la cura di editor professionisti, ma che non è neppure quasi irraggiungibile come avviene con gli editori tradizionali. Gli ebook non sono forse ancora graditi da tutti i lettori, ma ricordiamoci che restano in vendita, non spariscono e non si esauriscono come i libri cartacei. A volte vendono poco, a volte molto: andiamo davvero da poche copie a migliaia.

Da un punto di vista economico la società regge bene, anche se ovviamente nessuno ci si arricchisce (non avremmo fatto gli editori, se quello fosse stato il nostro scopo) ed è piacevole, rispetto all’editoria cartacea, sapere che i libri venduti restano… venduti. C’è ancora molto da fare, comunque. Spazio per migliorare.

Tra i tanti generi del fantastico che proponete nelle varie collane, quali sono quelle più apprezzate dai vostri lettori? 

Nel fantastico certamente la fantascienza, ma hanno avuto grande successo anche le serie di genere “zombie” (possiamo discutere se vada incluso nella sf o nell’horror, volendo… io dico sf). Da poco abbiamo aperto la nuova collana Odissea Digital Fantasy che va abbastanza bene. Il genere che vende di più in assoluto comunque è il romance.

Avete proposto numerose saghe seriali, che si sviluppano in più ebook, e non solo di fantascienza. Come hanno risposto i lettori a questa tipo di proposta editoriale? 

Alcune benissimo, alcune meno, ma io ho pazienza, prima o poi i lettori le scoprono e cominciano a vendere. Con gli ebook non è raro che dei titoli vendano più al secondo o terzo anno che al primo. La prima serie che abbiamo fatto, Mechardionica di Dario Tonani, ha vinto il premio Italia e poi è confluita nel libro Cronache di Mondo 9. Alcune altre hanno avuto anche edizioni stampate, come Trainville o I Necronauti, uscito in edicola nella collana Ambrosia di un altro editore. Trainville è giunto in finale al Premio Vegetti. Io sono entusiasta di queste serie, le trovo davvero divertenti da leggere. Sono tutti autori molto bravi a tenere in mano una trama, a costruire personaggi, a far appassionare il lettore. Per dire, tra gli autori ci sono tre vincitori del premio Urania (Alessandro Forlani, Piero Schiavo Campo e Maico Morellini) e una finalista (Emanuela Valentini, tra l’altro vincitrice del premio Robot).

In particolare abbiamo appena pubblicato due serie, Terra incognita di Roberto Guarnieri e Odissea nel futuro di Piero Schiavo Campo davvero notevoli, ricche di idee e di inventiva, divertenti da leggere.

Nella collana Odissea Digital Fantascienza, oltre a interessanti novità, state riproponendo anche romanzi di fantascienza di autori italiani che erano introvabili da tempo. Penso ai romanzi di Paolo Aresi, Lanfranco Fabriani, Mauro Antonio Miglieruolo, Giampietro Stocco e Alessandro Vietti. Come mai questa scelta? 

Sì, cerco di alternare titoli inediti con recuperi di titoli importanti della fantascienza italiana. Vedo Odissea Digital Fantascienza come una sorta di “Cosmo Oro” della fantascienza italiana. Uno dei pregi dell’ebook è proprio quello di consentire di rimettere sul mercato titoli esauriti, senza preoccuparsi dei rischi di costi di stampa e di valutare le tirature. Mi pare comunque che il pubblico gradisca.

Credo che il libro digitale offra la possibilità agli autori italiani di cimentarsi anche in sottogeneri della fantascienza molto particolari. Penso ai cicli di Terra incognita e Il Circolo dell'Arca di Roberto Guarnieri e a quella di Clara Hörbiger e l’invasione dei Seleniti di Alessandro Forlani. Che attenzione ricevono da parte dei lettori questo genere di proposte? 

Sì, si tratta di esperimenti abbastanza coraggiosi e certamente originali. Secondo me possono fare meglio di come hanno fatto fino a oggi; occorre trovare il modo di lavorarci un po’. Comunque sono usciti da troppo poco tempo per valutare, a parte Il circolo dell’arca, che comunque è sopra la media di vendita della casa editrice.

Parliamo invece della narrativa breve. Con la collana Robotica stai pubblicando il meglio della narrativa breve contemporanea, racconti che hanno ricevuto i più importanti premi come l'Hugo e il Nebula. Quali sono gli autori o i racconti di cui vai fiero di aver proposto agli appassionati italiani? 

Be’, un po’ tutti, io pubblico sostanzialmente autori che piacciono a me, che siano autori recenti o classici. Tra quelli che mi hanno affascinato di più negli ultimi tempi direi Ken Liu e Aliette de Bodard. Poi c’è l’altra collana, quella curata da Sandro Pergameno, Biblioteca di un Sole Lontano, e anche lì c’è un sacco di materiale interessante. Io e Sandro abbiamo gusti molto simili, quindi non c’è in effetti molta differenza di impostazione tra l’una e l’altra. A proposito di Robotica però vorrei ringraziare due persone: Marco Crosa, che traduce (benissimo) tutti i testi della collana, e Franco Brambilla, che da qualche numero firma tutte le copertine.

Sei come Delos Books tra gli organizzatori di StraniMondi, la convention che ha avuto un bel successo alla sua prima edizione e che di fatto è l'unica ad aver messo insieme gli appassionati delle varie anime del fantastico. Ci puoi anticipare cosa ci proporrete per la seconda edizione? 

Stiamo appena cominciando a lavorarci, ma posso già dire che avremo ospiti Alastair Reynolds e Tina Sullivan e l’artista Maurizio Manzieri. Lo schema sarà lo stesso: grande presenza di editori, presenti con banchetti per la vendita e con autori e relative presentazioni di novità librarie, e un doppio programma di conferenze. E poi chiacchierate anche a tu per tu con gli ospiti, workshop, mostre, banchetti dell’usato.Con entrata libera per l’area degli editori e a costo bassissimo per l’area delle conferenze.

Resta da dire la data: 15/16 ottobre, all’Università Europea degli Sport della Mente, a Milano.

 
Quali saranno le prossime novità della Delos Digital? 

Una a cui tengo molto è sicuramente la collana Futuro Presente, dedicata a racconti di “fantascienza sociale” e curata da Giulia Abbate e Elena Di Fazio. Un’altra cosa in arrivo è una collana tutta dedicata a un autore che mi è sempre piaciuto moltissimo (oltre a essere un vecchio amico), Francesco Grasso. Ma ci saranno tante altre cose, Delos Digital è sempre in ebbollizione.