L'epico scontro tra le due icone supereroistiche dell'universo della DC Comics sta per prendere vita sul Grande Schermo. Stiamo parlando, ovviamente, di Batman v Superman: Dawn of Justice, film diretto da Zack Snyder, con protagonisti Ben Affleck (nel ruolo di Batman) ed Henry Cavill (nei panni di Superman). Accanto a loro ci saranno inoltre Gal Gadot (interprete di Wonder Woman), Jesse Eisenberg (Lex Luthor) Diane Lane (Martha Kent), Amy Adams (Lois Lane), Jeremy Irons (Alfred) e Laurence Fishburne (Perry Withe).
Il film è avvolto in una cappa di mistero, e non poteva essere altrimenti. Ben Affleck, tuttavia, ha recentmente rilasciato, alla rivista francese Studio Cine Live, un'intervista sul nuovo film dove ha espresso il suo punto di vista su Batman e il film di Snyder, facendo trapelare qualche notizia in merito al film.
Affleck si è affermato nel 1997 con Good Will Hunting – Genio ribelle, da lui interpretato e co-sceneggiato insieme a Matt Damon. I due hanno vinto l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, oltre a un Golden Globe e all’Humanitas Prize. L’anno seguente ha recitato nel film di John Madden Shakespeare in Love. Nel 2006 è stato elogiato per il ritratto dello sfortunato attore George Reeves nel fil drammatico Hollywoodland con cui ha vinto l’ambita Coppa Volpi per il miglior attore.
Molti lo ricordano anche per aver vestito i panni di Daredevil, altro supereroe, sponda Marvel stavolta e per essere stato co-protagonista con Bruce Willis nel blocbusters fantascientifico Armageddon – Giudizio finale.
Da quello che è trapelato della trama, Batman si è da tempo ritirato dalla lotta al crimine, dopo aver messo in sicurezza Gotham City, ma ritornerà a vestire i panni del Cavaliere Oscuro quando si convince che Superman potrebbe essere una minaccia per l'intera umanità. Bruce Wayne/Batman è ormai invecchiato e per combattere contro quello che è agli occhi di tutti un essere quasi divino è costretto ad indossare delle armature da combattimento.
Su che tipo di Batman dobbiamo aspettarci in questa nuova incarnazione, Affleck ha dichiarato: “Di solito, i film mostrano Batman all'inizio della sua storia o nel pieno della sua carriera. Qui, hai a che fare un supereroe alla fine del suo viaggio. Sarà lui a trovare un significato della sua vita durante il suo conflitto con Superman. Lui pensa davvero che Superman sia una minaccia. Abbiamo anche voluto giocare un po' di più con il lato da miliardario playboy del personaggio. Vive la vita a tutta velocità: corteggia molte donne, possiede molte auto, e partecipa ai party più mondani. Lo fa come per riempire il vuoto nella sua anima. Inoltre, le incarnazioni passate affrontavano una ricerca semplice di giustizia. Questa volta, il ragionamento di Batman è offuscato dalla frustrazione, dall'amarezza e dalla rabbia.”
Anche sulle differenze tra il suo Batman e quello interpretato da Christian Bale nella trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, l'attore americano sembra avere le idee chiare: “Non voglio competere con altre interpretazioni, né voglio emularle. Quelle versioni di Batman appartengono a un altro universo. Christopher Nolan ha usato il suo Batman per raccontare una storia finita. La mia versione è diversa, ma rimane fedele alla mitologia di Batman e tutti i temi ad esso associati. L'altra differenza è che il Batman di Nolan non è parte di un universo dove esistono altri supereroi. Qui – perché stiamo lavorando per dare vita alla Justice League – c'è Superman, ed è un mondo popolato di supereroi. Questa situazione genera una realtà del tutto nuova.”
Una delle novità più interessanti della pellicola di Snyder sono i combattimenti tra Batman e Superman e le armature che il primo deve indossare per sperare di competere con l'Uomo d'Acciao.
“Mi piace molto il loro design – ha dichiarato Affleck – perché sono fedeli alla visione di Frank Miller del fumetto Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. In realtà il film prende in prestito molto da quel fumetto, come per l'appunto le armature da battaglia di Batman. Sono piuttosto pesanti e ingombranti e la sfida era quella di creare scene di combattimento in cui ho potuto muovermi con facilità. Una cosa che non si poteva fare prima, ma che è stata possibile in questo film, è che posso indossare la tuta senza le braccia. Hanno messo dei sensori di movimento sulle braccia per ricreare il resto della tuta in post-produzione. E questo mi ha permesso di muovere le braccia liberamente, senza sembrare un robot durante le scene di combattimento. Credo che sia stata la prima volta che un attore poteva avere il massimo della flessibilità e muovere la testa in un costume di Batman.”
A quanto pare l'attore non ha gradito molto il modo di girare di un film che prevede tanti effetti visivi.
“Le riprese – ha spiegato l'attore americano – sono durate molto, in tutto 140 giorni, ed era tutto a compartimenti stagni, frammentato. È stata dura ricordare dove una particolare scena entra nella storia generale, o per capire quelle scene girate a metà perché sarebbero state completati in post-produzione in seguito. Non sono abituato a questo tipo di cinema. Sono più abituato a girare una scena intera. Questa volta è stato tutto molto tecnico, e in realtà non ho avuto molta libertà come attore in mezzo a tutti quegli effetti visivi.”
Ci sono almeno due interessanti personaggi nel film, il primo è quello di Wonder Woman ed il secondo è quello di Lex Luthor, interpretato da Jesse Eisenberg. A proposito di quest'ultimo, Affleck ha dichiarato che: “Tra il personaggio che è stato scritto da Chris Terrio e l'interpretazione di Jesse Eisenberg c'è stato l'incontro di due grandi menti, sulla stessa lunghezza d'onda. Luthor è, per me, il personaggio più interessante del film. Lui è radicalmente diverso da quello che abbiamo visto finora. Ha radici nella realtà, ed è straordinario. Questo tipo di film funziona se c'è u n grande personaggio “cattivo”. Il Cavaliere Oscuro di Nolan è stato così brillante perché ad interpretare Joker c'era Heath Ledger. Jesse migliora il film in ogni scena in cui lui è presente. Non è il solito cattivo unidimensionale, c'è tutta una psicologia dietro.”
Il film è molto violento rispetto a quanto siamo stati abituati fino ad oggi con il cinema supereroistico e molti si chiedono se tanta violenza ha anche un risvolto morale.
“Non credo – ha risposto l'interprete di Batman – che questo film voglia dare qualche lezione morale, ma è sostanzialmente un semplice divertimento, anche quando cerca di dimostrare che ci sono conseguenze reali dietro la violenza. Quando un edificio crolla, le persone muoiono, e quelli sono vite perse per sempre. Questo film mostra anche che la paura è il nemico di tutti noi. La paura tira fuori il peggio di noi. Quando abbiamo paura di persone potenti, pensiamo che ci potrebbero distruggere. Ci sono alcuni paralleli con gli attacchi preventivi che a volte i governi e i militari adottano, e cose del genere. Il film ci permette di analizzare il modo in cui pensiamo a quello che facciamo, quando siamo di fronte a una minaccia. Questo è molto importante per quello che sta succedendo nel mondo in questo momento. Il film affronta temi attuali.”
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