Pubblicato nel 2013 dal piccolo ma validissimo editore leccese I Sognatori, Spore raccoglie nove racconti rappresentativi della molteplicità di interessi e di stili del giovane autore toscano Andrea Viscusi.

Nel racconto del titolo, una tuta che velocizza la decomposizione del corpo e facilita l'assorbimento del cadavere da parte dei funghi, diventa nel corso dei secoli il tramite tra uomini e spore, accelerando una mutazione che garantirà la sopravvivenza del genere umano (sebbene in una forma mutata).

Il matrimonio non sarà mica la fine del mondo? Forse non sempre, ma ne Il giorno più importante (già incluso nella raccolta Quattro apocalissi) per di Gioele la battuta andrà presa nel senso più letterale.

In Natura morta il tavolo di una casa per studenti si rivela al centro di un'anomalia temporale: una progressiva accelerazione del tempo permette, a chi dorme disteso su quel tavolo, di svegliarsi con  una precognizione degli eventi futuri: ma, come ci insegna la buona fantascienza, non è bene mettersi a giocare col tempo.

Nel Dottipardo ci troviamo in una società (futura?) perfettamente isolata e ordinata, le cui vite sono regolate da sempre dalle istruzioni contenute in un Libro tramandato dal misterioso Dottipardo: il protagonista, sempre ligio al dovere, sarà costretto a trasgredire alle regole quando gli sarà impedito di morire come tutti nel giorno del suo sessantesimo compleanno.

In Cattivi genitori apprendiamo di un collegio in cui vengono educati i cloni dei nostri padri risorgimentali perché possano nuovamente risollevare le sorti del paese. Ma siamo sicuri che replicare esattamente un codice genetico sia sufficiente per ottenere lo stesso individuo?

Il guardiano del faro è la solipsistica presa di coscienza di un satellite artificiale abbandonato dall'umanità ai confini di un sistema solare ormai spopolato.

In Stelle cadenti l'estrema difesa di un superstite del sistema di Deneb per il futuro del suo pianeta è al tempo stesso una battaglia per il passato della sua storia d'amore.

In Sinestesia un uomo con una malformazione cerebrale che gli permette di pensare solo tramite sinestesie, cerca di causare lo stesso danno alla ragazza che ama, per poter finalmente comunicare con lei.

Infine ne La staffetta l'homo sapiens, raggiunta l'immortalità, deve cedere il passo a una nuova specie, più primitiva ma ancora evolutivamente creativa.

Difficile immaginare tematiche più tipicamente fantascientifiche di quelle affrontate nei racconti di Viscusi: storia futura, viaggi nel tempo, distopia, fine del mondo, clonazione, guerre spaziali, mutazioni, danni cerebrali, evoluzione. E allora perché leggere questo Spore? Perché se è vero che le tematiche sono classiche, l'autore ha saputo rivitalizzarle con la sua scrittura fresca e ironica, senza nascondere il debito con gli autori del passato, ma anzi facendone un punto di forza di una narrativa di genere che sa dialogare con la sua storia.

Non cosa, ma come

Come già hanno potuto apprezzare i lettori di Dimenticami Trovami Sognami, l'originalità di Viscusi non va cercata nelle tematiche, ma nella forma. Sotto questo aspetto si può leggere Spore come un vero e proprio laboratorio in cui l'autore ha sperimentato per la prima volta la molteplicità di forme che sarebbero confluite nel romanzo.

La storia futura che si compone, intorno ad alcune figure della famiglia Kerrigan, su un arco temporale millenario nel racconto del titolo (che in miniatura ricorda il magnifico City di Clifford D. Simak); l'alternanza tra Oggi e Ieri in Il giorno più importante; la struttura temprale incrociata in Stelle cadenti; il contrappunto tra narrazione esterna e monologo interiore in Sinestesia: tutti esempi di una ricerca sulla forma che mi sembra la vera ragion d'essere della narrativa di Viscusi (nonché del romanzo in generale: da sempre testo in cerca di una forma).

Vista la molteplicità degli stili e degli argomenti, non tutti i racconti si fanno apprezzare nello stesso modo, anche se il livello è quasi sempre alto: dei nove ho trovato molto debole solo Cattivi genitori, a causa di una scrittura un po' didascalica che ne fa quasi una parabola.

Per questi motivi chi ha apprezzato Dimenticami Trovami Sognami non dovrebbe lasciarsi sfuggire  Spore, magari nella versione cartacea, vista la cura dell'editore nella realizzazione di un libro che sia anche piacevole da tenere in mano ed esporre nella propria libreria, come si può vedere già dalla bellissima copertina.

L'autore

Andrea Viscusi è nato in Toscana nel 1986, dove risiede tuttora. Laureato in statistica, è prima di tutto un vorace lettore e appassionato di fantascienza. Ha iniziato a scrivere nel 2008, pubblicando racconti in antologie di vari editori (Edizioni Della Vigna, Edizioni Scudo, Edizioni XII) e classificandosi nelle prime posizioni in concorsi di livello nazionale (Trofeo RiLL, Premio Robot, Premio Giulio Verne). Nel 2015 l'editore Zona42 ha pubblicato il suo primo romanzo, Dimenticami Trovami Sognami. Scrive sul blog Unknown to Millions di libri, musica, film e fantascienza.