Forbes lo ha descritto molto bene: esiste una forte differenza tra il modo in cui viene visto un risultato e il significato reale di quel risultato.
Nei giorni scorsi è successa una cosa tanto semplice quanto all'apparenza presagio di eventi spiacevoli: la Paramount ha tolto dal suo elenco delle uscite future Terminator Genisys 2, previsto fino a poco fa per un punto imprecisato nel 2017, mettendo al suo posto la versione cinematografica di Baywatch (con The Rock, ovviamente).
Le testate di settore online si sono immediatamente lanciate in sensazionalistici annunci mortuari, ma la suddetta Forbes ha sottolineato un paio di dettagli interessanti, ovviamente di natura economica:
Il primo capitolo, datato 1984, con un budget di 6,4 milioni, aveva incassato nel mondo poco più di 78 milioni di dollari.
Il suo epico sequel, con un costo di 102, ne aveva portati a casa 519; il terzo, malvisto dai fan all'epoca, aveva raggiunto i 433 milioni, pur a fronte di un budget di 200 milioni; Terminator Salvation, film in grado di far cambiare idea sul capitolo precedente, ne aveva incassati 371 (200 di budget) e una valanga di critiche; infine Genisys, che ha ricevuto reazioni contrastanti, ha incassato 433 milioni a fronte di un budget di 155 milioni di dollari.
Il punto è davvero semplice: la saga di Terminator rende parecchio a livello economico, l'unica nota dolente per il duo Paramount/Skydance sono gli incassi in patria dell'ultimo capitolo, solo 89 milioni, seguiti da una vendita nei vari formati domestici (DVD, Blu-Ray, digitale etc.) non all'altezza delle aspettative.
Di fatto il franchise ha ancora un ottimo rendimento economico, deve solo rivedere le sue carte in casa, motivo per cui le due case di produzione hanno deciso, come peraltro dichiarato dal CEO della Skydance tempo fa, di rivedere i piani iniziali.
Ma cancellato? Assolutamente no. Per un altro ottimo motivo: alcune fonti indicano il 2019, Forbes dice di non avere dati certi al riguardo, ma esiste comunque un limite temporale entro il quale i diritti torneranno da James Cameron se non verranno realizzati nuovi film o i telefilm ventilati tempo fa dalla stessa Skydance.
Quindi la domanda non è se verrà realizzato il sequel, ma quando verrà fatto.
Esistono due possibilità: la Skydance decide a sua volta di mettere all'asta i diritti, ed è sicuro che le major faranno a gara per accaparrarseli, come Fox e Sony, sempre a caccia del prossimo franchise di successo o la suddetta decide di tenerseli e lavorare al futuro della saga.
Voi cosa preferireste: un sequel o l'ennesimo reboot?
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