"Ho iniziato a scrivere sf come una specie di meccanismo psicologico di sopravvivenza per far fronte al future shock indotto dal vivere a Tokyo verso la fine degli anni '60". estratto di una intervista a Ian Watson per Intercom.
Ian Watson, autore inglese, negli anni 80 ha dato vita ad una vasta produzione fantascientifica: nel corso degli anni ha saputo crearsi un proprio stile narrativo perfettamente riconoscibile, poetico, romantico, quasi estremo.
Ian Watson incanta il lettore con storie che spaziano in vari generi: fantasy, hard sf, sf classica. Nato nel 1943 nel Nord dell'Inghilterra si iscrive ad Oxford e si è sposa durante il secondo anno dei suoi corsi di studio; maturata la tesi nel 1965, dopo un lungo viaggio in Europa, si trasferisce in Tanzania ma dopo poco più di due anni decide di spostarsi a Tokyo, "un paese che gli appare come la descrizione post apocalittica di molti romanzi di fantascienza", come ebbe a scrivere Ernesto Vegetti. Nel 1970 pubblica su New Worlds, una rivista giapponese, un importante articolo che getta le basi per definire alcune linee stilistiche e di contenuto di quello che sarà poi negli anni Ottanta il cyberpunk. Ritornato in Europa si è abbandonato alla vita provinciale del Northamptonshire entrando nel partito Laburista; oggi è una delle figure locali di maggiore spicco del laburismo provinciale. Le opere più importanti di Ian Watson sono: The Embedding (1973 - apparso
in Italia nel 1979 con il titolo Il grande Anello), Cronomacchina molto lenta (pubblicato in Italia nel 1979), Il libro del fiume (1983), Il libro delle stelle (1984 - pubblicato in Italia nel 1988), L'ultima domanda (1996 - pubblicato in Italia nel 1997). Recentemente ha scritto il soggetto cinematografico di A.I. di Steven Spielberg, film assai discusso e criticato.
Michael Bishop, nato nel 1945, è uno dei maggiori scrittori inglesi di SF: fra i suoi romanzi di maggior successo è giusto ricordare almeno Il segreto degli Asadi (1979), Il tempo è il solo nemico (1982), L'alternativa (1992), Fragili stagioni (1994).
Il mistero dei Kyber è la storia dell'equipaggio dell'astronave Heavensbridge che orbita intorno al pianeta Onogoro, un pianeta aspro, apparentemente inadatto alla vita, un mondo di una stella doppia. Una spedizione internazionale capitanata da HSI ha il compito di indagare sul pianeta: Andrik Norn, xenologo e Keiko, linguista, sono i principali personaggi del romanzo. Una volta giunti su Onogoro la spedizione incontra i Kyber, una strana forma di vita, per metà biologica, per metà cyborg. Né lo xenologo né gli altri componenti della spedizione sono sicuri di cosa siano in realtà i Kyber: sicuramente esistono, ma è per loro difficilissimo dire se sono degli 'esseri viventi' a tutti gli effetti.
Il mistero dei Kyber è un romanzo dai toni romantici, una perfetta commistione di hard sf e classic sf, magistralmente tradotto da un maestro italiano della fantascienza, Vittorio Curtoni.
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