- L'origine
- Il regista
- La storia
- Un cane che scuote l'acqua dal pelo
- La non così tanto sottotrama
- Lo stile
- I protagonisti
- Un cambio di prospettiva
Dall'anno prossimo in avanti le sale cinematografiche subiranno l'attacco di svariati supereroi, accompagnati da invasioni aliene e futuri post-apocalittici in tutto il loro splendore.
Un po' nascosto rispetto a tutta la distruzione prossima ventura, il progetto Story of Your Life, annunciato qualche mese fa, prosegue la sua corsa e il sito Den of Geek ha voluto approfondire una storia molto diversa da quelle che ci aspettano al varco.
L'origine
Story of Your Life è un racconto lungo 93 pagine, che fa parte della raccolta uscita anche da noi col titolo Storie della tua vita di Ted Chiang, ed è datato (nella sua uscita originale) 1998. Con una fusione di sense of wonder e ricerca filosofica del senso della vita, Storie della tua vita presenta racconti che sfuggono agli stereotipo vigenti a livello cinematografico e il racconto da cui è tratto il film, cambia completamente le carte in tavola del genere, come scopriremo tra poco.
Il regista
Denis Villeneuve, canadese, è arrivato alla ribalta con titoli piuttosto cupi e realistici come Prisoners e il recente Sicario (di cui è già stato annunciato il sequel), ma il suo nome è diventato di dominio pubblico realmente quando è stato annunciato al comando di uno dei sequel più aspettati e temuti degli ultimi decenni: Blade Runner 2.
Eppure, malgrado la responsabilità di portare avanti un titolo così ingombrante, il regista ha dichiarato che Story of Your Life è il film più ambizioso che abbia mai tentato di fare.
Villeneuve sarà anche co-autore della sceneggiatura insieme a Eric Heisserer, il cui nome compare nel prequel di La Cosa, oltre a Final Destination 5 e il reboot di Nightmare (che sta per avere un altro reboot).
La storia
Un'astronave aliena fa la sua comparsa nell'orbita del nostro pianeta e tutta una serie di misteriosi artefatti vengono scoperti in varie parti del mondo. Sono circa un centinaio, di cui nove ritrovati negli Stati Uniti.
Mentre cerca di tenere segreti al pubblico tutti i dettagli sugli alieni, il governo recluta la linguista Louise Banks e il fisico Gary Donnelly, per trovare un modo di comunicare con i nuovi arrivati.
I due vengono inviati in una delle aree in cui è stato ritrovato uno degli artefatti: un labirinto di tende militari circondato da muri di cemento per tenere lontano i curiosi.
La Dottoressa Banks scopre che gli strani oggetti sono strumenti di comunicazione a due vie. Ovali e larghi circa sei metri, inizialmente sembrano degli specchi giganti, ma esaminati da vicino risultano essere degli schermi, con cui la scienziata ha il suo primo incontro ravvicinato: un alieno con più arti che viene denominato Eptapode.
Un cane che scuote l'acqua dal pelo
È così che definisce inizialmente il suono emesso dagli alieni la Banks, e il loro linguaggio scritto è estremamente complesso: una psichedelica rete di simboli e linee inizialmente indecifrabili ma dal quale arriva a scoprire il vero motivo del loro arrivo.
La non così tanto sottotrama
Mentre cerca di tradurre il linguaggio alieno, la dottoressa compie un continuo viaggio mentale nel passato, partendo dalla nascita della figlia Hannah e passando dagli alti e bassi del loro rapporto.
Ma, quella che sembra una trama parallela e slegata dagli eventi, finisce con ritrovarsi inestricabilmente collegata con la storia principale, in modo profondo e intenso.
Lo stile
Malgrado la storia sia affascinante, in teoria non rientra nei parametri attuali (o generali) della fantascienza cinematografica: niente eventi devastanti, una grande indagine psicologica sui personaggi e sicuramente molte rivelazioni accattivanti, ma che almeno nel racconto vengono alla luce tramite investigazioni, teorie e deduzioni.
Senza contare le allusioni bibliche e non solo: l'artefatto nascosto all'interno di una tenda rimanda a Mosè che dialoga con Dio attraverso l'arca dell'alleanza nel vecchio testamento; gli alieni stessi ricordano il concetto di Ruote all'interno di ruote visto nel libro di Ezechiele, ma anche un bel po' degli antichi Dei di Lovecraft.
Il tutto in un'atmosfera degna del mitico Incontri ravvicinati del terzo tipo, che porta Story of Your Life ad avvicinarsi a quel tipo di fantascienza moderna rappresentato da Gravity, Interstellar e The Martian. Una fantascienza nel regno delle possibilità reali che nel contempo cerca di esplorare concetti più grandi.
I protagonisti
Villeneuve ha radunato un cast di tutto rispetto: Amy Adams, tra un Uomo d'acciaio e Batman v Superman ha trovato il tempo di indossare il camice della dottoressa Banks; l'Avenger Jeremy Renner sarà il dottor Donnelly mentre il mitico Forrest Whitaker sarà il colonnello dell'esercito al comando della missione.
Un cambio di prospettiva
Il racconto di Chiang ha la capacità di espandere i limiti che conosciamo in un modo in grado di rimanere con noi molto a lungo dopo averlo letto: non solo gli alieni hanno un aspetto e un linguaggio molto diversi dai nostri, ma hanno una percezione dell'universo che porta chi li incontra a dover rivedere la propria filosofia di vita.
Story of Your Life al momento ha un generico 2016 come data di uscita, ma si presenta fin d'ora come qualcosa di molto diverso dal panorama cinematografico futuro.
Voi cosa ne pensate, può avere chance in mezzo a supereroi, zombie, alieni belligeranti e apocalissi di varia natura?
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