Questa settimana si aprono finalmente le porte del Vault 111 sullo sconfinato mondo di Fallout 4, ma se gli scenari che si parano davanti al giocatore sono quelli post-apocalittici di un futuro spostato in avanti di duecento anni, dopo una guerra devastante, conclusasi con l'olocausto nucleare nel 2077, le ambientazioni in cui ci si muove liberamente nel nuovo capitolo della imponente saga ruolistica prodotta dall'americana Bethesda prendono spunto dalla realtà, in particolare il Massachusetts di oggi, a partire da quelle testimonianze di archeologia industriale ormai in stato di abbandono, capaci di trasmettere un senso di precarietà, attraverso le numerose ferite inferte dal tempo a strutture in un remoto passato all'avanguardia sotto il profilo dell'innovazione tecnologica.
Accompagna in due di questi edifici, cui si sono ispirati gli sviluppatori del videogame, il filmato Real Life Fallout 4: Urban Historian Investigates, che segue le esplorazioni dell'urban explorer Steven Duncan all'interno di costruzioni capaci di funzionare come vere e proprie capsule del tempo conservatesi fino ai nostri giorni e nelle quali sono leggibili i segni lasciati dalla storia. A Fall River, il principale centro tessile cotoniero degli Stati Uniti nel XIX secolo e all'inizio del XX, si entra nell'impianto di pompaggio delle acque del lago Watuppa, una stazione resasi necessaria all'indomani della Guerra civile americana, quando la città della contea di Bristol, in piena espansione industriale, assistette a una notevole crescita della popolazione, con la conseguente necessità di far fronte alle aumentate esigenze idriche. All'interno dello stabilimento in disuso, spicca la notevole mole della macchina a vapore datata 1874.
La successiva tappa conduce nella contea di Franklin nel paese di Turners Falls, fondato nel 1868 come villaggio operaio, pianificato per sfruttare vantaggiosamente l'energia idroelettrica fornita da una diga lungo il corso del fiume Connecticut. In questo caso la meta è una vecchia cartiera, affacciata sul canale di derivazione, sotto il livello del quale sopravvivono le enormi caldaie. D'altronde l'intessere un dialogo con lo scorrere del tempo è da sempre un tema centrale della fantascienza di Fallout, in grado di catapultare in un retrofuturo che non nasconde la volontà di rileggere, spesso nella caratteristica chiave grottesca colorata di humour nero, in fondo proprio le storture della società di ieri e di oggi.
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