- 1. Fedeltà assoluta
- 2. La variazione
- 3. Il tono
- 4. Il sogno di ogni geek
- 5. I set sono enormi
- 6. Gravità zero
- 7. La ribelle
- 8. Non date niente per scontato
- 9. la principale differenza tra romanzi e serie
- 10. 200 anni non sono così tanti
A metà dicembre, esattamente tra il 14 e il 15, la programmazione di Syfy si giocherà due assi non indifferenti: la miniserie Childhood's End e l'attesa space opera The Expanse.
Girata pressoché interamente nei giganteschi Pinewood Studios di Toronto (gli unici non occupati da Star Wars probabilmente), è stata presentata al Fan Expo Canada nel week end scorso, dove i fortunati presenti hanno potuto vedere in anteprima l'episodio doppio che apre la serie, per poi fare domande al cast presente.
Basata sulla saga The Expanse (il cui primo capitolo è uscito da noi con il titolo Leviathan – Il risveglio edita da Fanucci), scritta dal duo Daniel Abraham e Ty Frank, che si nascondono dietro lo pseudonimo di James S.A. Corey, racconta una complessa trama intergalattica che parte dalla ricerca di una ragazza scomparsa da parte del disilluso detective Miller (Thomas Jane) che deve cooperare con Holden (Steven Strait), capitano di una nave spaziale ribelle.
Ed ecco i 10 dettagli emersi durante la conferenza.
1. Fedeltà assoluta
2. La variazione
L'unica deviazione dai romanzi è stata l'introduzione di Chrisjen Avasarala (Shoreh Aghdashloo), che compare nel secondo romanzo, all'inizio della prima stagione.
3. Il tono
"Il lusso della televisione è che hai il tempo di esplorare i personaggi e giustificare ogni singolo passaggio narrativo. Questa è stata una conversazione avvenuta tra i due autori, il capo degli sceneggiatori e il regista del pilot, Terry McDonough, il quale ha il compito di creare il tono dell'intera serie. E ciò che importava di più era creare personaggi realistici, in cui il pubblico potesse riconoscersi. La storia è epica, gli effetti speciali pazzeschi, ma se non riesci ad appassionare il pubblico, tutto è inutile. E la serie ha lo stesso tono dei romanzi."
4. Il sogno di ogni geek
L'attore Cas Anvar ha raccontato di avere trovato il personaggio perfetto per il suo animo geek: "Alex Kamal è un pilota di navi da battaglia, ex marine, nato su Marte e con l'accento texano. È il ruolo che desideravo da sempre, un eroe con un sottotono da Firefly e Battlestar Galactica."
5. I set sono enormi
"Giravamo all'interno di gigantesche scenografie distribuite in tre diversi teatri di posa Pinewood. Ogni tre settimane i set venivano distrutti per fare spazio ad altri, per poi costruire altre scenografie alte tre piani. Ma per un attore, recitare in un contesto reale aiuta parecchio ad immedesimarsi."
Ma, nel caso ve lo chiedeste, lo spazio era pur sempre ricreato in green-screen.
6. Gravità zero
Le scene ambientate in assenza di gravità erano dirette da un vero e proprio coreografo che doveva aiutare gli attori a muoversi con naturalezza usando le imbragature: "Non è che diventi leggero come un piuma quando galleggi, hai pur sempre una massa e una inerzia. Per cui richiedeva molta destrezza muoversi da un ambiente a un altro, non potevi solo spingerti e volare da un punto a un altro, dovevi muoverti con cautela."
7. La ribelle
Florence Faivre racconta così la sua Julie Mao: "È una ragazza forte e dura. È cresciuta in una delle famiglie più potenti della galassia, ma ha abbandonato tutto per aiutare la gente del suo pianeta. Per lei la giustizia è tutto, ma è bravissima anche con le arti marziali."
8. Non date niente per scontato
L'episodio che segue la doppia premiere riparte esattamente dal cliffhanger precedente, ma "Il motivo per cui vi abbiamo presentato l'episodio doppio iniziale è che si tratta di un unico passo in avanti. Ma dovete tenere presente una cosa: non c'è niente di prezioso. Personaggi che vi sembrano destinati a durare, fanno una brutta fine. La serie vi prende alla gola e non vi lascia più andare."
9. la principale differenza tra romanzi e serie
I romanzi sono molto basati sullo sviluppo narrativo, mentre la serie vuole sviluppare i personaggi: "Certo, anche i romanzi approfondiscono i personaggi, ma hanno altre priorità, il plot si muove velocemente. Noi volevamo si raccontare una storia, ma ci tenevamo anche che il pubblico si sentisse coinvolto con i personaggi."
10. 200 anni non sono così tanti
"Quello che più mi coinvolgeva è che in questo futuro siamo ancora un po' imbranati. Andiamo bene, ma non alla grande. Ti fai ancora male quando ti muovi troppo velocemente e ci vuole tempo per andare da un posto all'altro. Non siamo in un futuro così ipertecnologico, siamo sparsi nella galassia a cercare ghiaccio sui pianeti perché l'acqua è un bene prezioso sulla terra."
I 10 episodi della prima (si spera) stagione di The Expanse arriveranno su Syfy il 14 e 15 dicembre, vi lasciamo con il trailer esteso e il link alla app che vi consente di esplorare l'astronave Canterbury (nelle risorse di rete) e la domanda: avete letto la saga? Cosa vorreste vedere nel telefilm?
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