Può sembrare una notizia paradossale, ma gli esperti del settore sapevano già da tempo che il deus ex machina della Marvel Studios, Kevin Feige, era ai ferri corti con il marchio Marvel e nello specifico con il ceo Isaac Perlmutter.
Così dopo anni di lotte intestine, alla fine di agosto Feige ha raggiunto il suo obiettivo: una profonda riorganizzazione aziendale che lo ha portato ad avere come unico riferimento il boss della Disney Alan Horn.
E non solo lui, ma l'intera casa di produzione cinematografica Marvel Studios, che sarà ora direttamente gestita dalla Disney invece che dalla casa editrice omonima.
Kevin Feige è molto di più di un executive producer appassionato di fumetti: è l'uomo che ha trasformato un marchio in piena crisi in una azienda che solo nel 2009 aveva registrato 4 miliardi di introiti tramite le produzioni cinematografiche.
E, quando ha dichiarato apertamente il suo malcontento sulla gestione Marvel a Horn e al ceo della Disney Bob Iger, il cambiamento è avvenuto velocemente, come da comunicato ufficiale della major.
"Marvel Studios sta compiendo il secondo logico passo nell'integrazione con la Walt Disney studios, unendosi alla Pixar e Lucasfilm nella centralizzazione di molte delle sue produzioni cinematografiche nella sede di Burbank, con il presidente della Marvel Studios Kevin Feige e il co-presidente Louis D'Esposito sempre al comando della compagnia e in diretto contatto con Alan Horn."
Perlmutter, miliardario 72enne, non solo ha una tendenza a voler rimanere nell'ombra, ma secondo The Hollywood Reporter ha una vera ossessione per la segretezza, il micromanagement e un eccesso di frugalità, ma ha accettato la scissione anche se da una parte rappresenta uno schiaffo al suo dominio e dall'altra un grosso taglio ai futuri bilanci, con la perdita di Feige che dal 2009 a oggi ha fatto incassare alla sua casa di produzione oltre 7 miliardi di dollari.
A sua volta questo cambio al vertice è indicativo dei complessi rapporti diplomatici che Iger deve gestire: Pixar, Lucasfilm e Marvel studios si sono rivelate acquisizioni di incalcolabile valore sia creativo che economico, ma sono pur sempre gestite da potenti executive come John Lasseter e Ed Catmull (Pixar), Kathleen Kennedy (Lucasfilm) e i suddetti Feige e D'Esposito che hanno una profonda influenza e controllo sulle loro creazioni.
Ora in mano alla Marvel e Perlmutter rimane solo la Marvel Television, il cui executive producer è Jeph loeb.
Insomma, prima Feige era il re non dichiarato di casa Marvel, ora la Disney lo ha reso ufficiale.
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