Eviteremmo volentieri di parlare di politica italiana su queste pagine, anche perché da appassionati di fantascienza cerchiamo sempre storie credibili dal punto di vista logico e scientifico e questo ci porta a classificare la politica italiana più nell'ambito del fantasy. Ma in questo caso la notizia riguarda una preziosa istituzione del fantastico in Italia e ne hanno parlato vari giornali, quindi occorre riportarla.
Il 25 agosto il consigliere comunale di Torino Vittorio Bertola, Movimento Cinquestelle, ha postato su Facebook e su YouTube una sorta di video di denuncia riguardante il Mu.Fant. Invitato a visitare la struttura si è trovato di fronte locali vuoti. Ha quindi girato il video per testimoniare lo stato di abbandono e lo spreco di risorse comunali.
Quello che Bertola non sapeva, anche se tutto sommato era piuttosto evidente, era che i locali visitati, in via Luini 195, erano abbandonati perché da alcuni mesi il Mu.Fant si è trasferito nella nuova sede in via Reiss Romoli 49 bis. La nuova sede, che occupa oltre mille metri quadrati di esposizioni, verrà inaugurata il 17 ottobre.
A parziale scusante del consigliere va riconosciuto che l'indirizzo errato era sull'avviso di convocazione emesso dal Comune. Parziale perché che nei locali di via Luini il museo non ci fosse più era evidente; anzi, come ci dice uno dei curatori, Davide Monopoli, "nella vecchia sede, questa è la ragione per cui appare in stato di abbandono, sono in corso i lavori per realizzare un centro per bambini e famiglie".
Un'oretta dopo Bertola ha raggiunto il vero Mu.Fant e ha postato una bella foto dei nuovi locali, aggiungendo un commento positivo e invitando a fare un giro. Tutto è bene quel che finisce bene, soprattutto per la pubblicità imprevista ma sempre utile per un'istituzione di grande valore come questo museo.
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