Allora, la fantascienza italiana esiste davvero. La prova definitiva è che si è accorta di essa persino Science Fiction Studies, la più prestigiosa rivista di studi sulla fantascienza al mondo, che ad essa dedica un dossier nel numero di luglio con articoli di esperti italiani e americani.
Lo speciale è stato curato da Arielle Saiber, accademica del Bowdoin College (una università del Maine) con la collaborazione di Umberto Rossi e Salvatore Proietti, e consta di circa 150 pagine che ospitano dieci articoli e un simposio.
Ecco l'elenco dei lavori:
Arielle Saiber e Umberto Rossi. Introduction: Italian SF: Dark Matter or Black Hole?
Salvatore Proietti. The Field of Italian SF Symposium on Italian SF
Valerio Evangelisti. Science Fiction: A Narrative in Line With the Times
Domenico Gallo. Fantascienza Outside the Ghetto: The Science-Fictional Writings of Italian Mainstream Authors
Roberta Mori. Worlds of “Un-knowledge”: Dystopian Patterns in Primo Levi’s Short Stories
Luca Somigli. My Name Is Pantera: On Valerio Evangelisti’s “Slipstream” Western Fiction
Simone Brioni. Fantahistorical vs. Fantafascist Epic: “Contemporary” Alternative Italian Colonial Histories
Eliot Chayt. Revisiting Italian Post-Neorealist SF Cinema (1963-74)
Robert Rushing. The Weight of History: Immunity and the Nation in Italian SF Cinema
Arielle Saiber and Salvatore Proietti. A Selection of Italian SF Novels and Short Stories Translated and Published in English.
Science Fiction Studies è stata fondata nel 1973 da R.D. Mullen. Esce tre volte all'anno ed è pubblicato dall'università DePauw, nell'Indiana. Attualmente è diretta dal professor Arthur B. Evans.
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