5 milioni e mezzo di dollari sembrano un budget inesistente se paragonato alle produzioni Marvel, eppure grazie al governo australiano, che lo ha finanziato tramite la sua Screen Australia, Predestination è diventato quel piccolo film in grado di ricevere pareri più che positivi ovunque nel mondo.
Basato sul racconto Tutti i miei fantasmi (All you zombies) di Robert A. Heinlein, datato 1959, è stato sceneggiato e diretto dai fratelli Spierig, nati in Germania ma cresciuti in Australia, già autori del vampiresco Daybreaker che aveva sempre Ethan Hawke come protagonista.
Ma, se da una parte il personaggio di Hawke ha il compito non indifferente di viaggiare indietro nel tempo per fermare un attentato terroristico, dall'altra è Sarah Snook a sostenere il peso del plot, grazie alla sua interpretazione di John/Jane.
Così il sito Shockya ha deciso di andare a intervistarla per scoprire come è entrata nella complessa vita del suo doppio personaggio.
"Innanzitutto, la possibilità di interpretare un personaggio del genere mi ha attratto subito. Jane è un personaggio femminile tosto, ma è anche complessa, diversa da qualsiasi altra persona abbiate mai visto. E poi, poter interpretare un uomo non è un'occasione che capita spesso."
E riguardo al lavoro per entrare nei due ruoli: "è stato qualcosa che mi è piaciuto molto. Connettersi ai due personaggi è stato un processo diverso dal solito. Pensavo che sarebbe stato facile immedesimarmi in Jane, ma non lo è stato affatto: dovevo essere certa che non fosse troppo femminile né troppo mascolina, eppure doveva esserci una traccia per rendere credibile la sua trasformazione. Ho amato poter essere nella testa di entrambi."
Non è stato solo un processo mentale. "Avevamo un grande team di effetti speciali legati alle protesi. Indossavo naso e orecchie finte ed era come indossare una maschera: quando li avevi addosso era facile pensare di essere John. Senza contare tutto il training necessario per imparare a muovermi nel modo migliore."
La Snook racconta poi la realizzazione della scena relativa all'incontro dei suoi due personaggi: "Avevamo delle controfigure che impersonavano l'altro me, ed era sicuramente meglio avere davvero davanti una persona per recitare la scena. Detto questo, è stato davvero strano vedermi sul grande schermo in entrambi i ruoli!"
Un aspetto fondamentale è arrivato dai due registi: "Loro conoscevano molto bene il racconto originale, lo avevano approfondito da cima a fondo, ma erano anche straordinariamente aperti a nuove idee e a qualsiasi suggerimento creativo venisse proposto loro, il che aiutava nella fase della creazione dei personaggi."
Infine, chi l'ha stupita di più è stato Ethan Hawke. "Lavora come attore da quando aveva tredici anni, eppure ha ancora questa sorta di stupore infantile quando recita, ha un approccio da bambino alla realizzazione del film. Crede davvero in quello che fa ed è un grande artista, è stato gratificante lavorare con lui."
Predestination compie oggi il suo salto temporale nelle sale cinematografiche italiane, per poi andare nel 1964, 1992 e 1970, inseguendo un misterioso terrorista e una storia molto tanto complessa quanto appassionante.
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