Torna Chillemi, con un racconto che fa pensare

• Con gli occhi del nemico

2 giugno, Festa della Repubblica. Sessantanove anni fa gli Italiani erano chiamati a votare per scegliere tra monarchia e repubblica. Era la prima consultazione dopo la fine della guerra, dopo la fine dell'occupazione tedesca. E proprio dell'occupazione, e in particolare di uno dei suoi momenti più drammatici, parla questo racconto di Claudio Chillemi, autore già pubblicato nella collana Robotica.it con quel Né la prima né l'ultima volta vincitore del premio Italia 2015.

Ma l'occupazione nazista è in realtà solo uno sfondo per parlare di un tema molto più attuale, il tema del razzismo. Quel fenomeno per cui grazie a un'etichetta – etnica, culturale, religiosa – persone normali, comuni, riescono a smettere di vedere il loro prossimo come esseri umani. E che purtroppo in Italia negli ultimi anni, per tanti motivi che non è il caso di indagare qui, si è diffuso come un contagio. Per il quale, secondo quanto suggerisce Chillemi in Con gli occhi del nemico, la cura è tutt'altro che indolore.