Spesso si misura il successo di una convention contando i partecipanti. Un altro criterio è la soddisfazione dei partecipanti. Nel primo punto di vista la Deepcon da qualche anno probabilmente verrebbe classificata un po' un fallimento, ma nell'altro caso è un successo clamoroso. Il numero ristretto dei partecipanti, che dopo anni si conoscono tutti, è anzi proprio uno dei fattori. L'altro è la qualità davvero eccellente degli interventi e degli ospiti.
Quest'anno in particolare va ricordato il contributo del nostro Emanuele Manco, apprezzatissimo in una lunga serie di interventi che hanno spaziato dai supereroi alla matematica di The Imitation Game, film sul quale Manco insieme a Corrado Giustozzi e Giovanni De Matteo hanno tenuto un panel di grandissimo interesse.
Tra gli altri interventi ricordiamo quello dell'ex astronauta Umberto Guidoni, che ha tracciato una storia un po' nostalgica dello Space Shuttle, un ricordo di Gianfranco Viviani, il notevolissimo incontro con l'ospite Stefano Dubai, personaggio di grande spessore ed esperienza nonostante la giovane età, presentazioni di Trainville, Chew-9, Future Fiction, Tutti i racconti di Lovecraft e l'incontro con l'attrice Kate Vernon, con la quale abbiamo realizzato un'intervista che vi proporremo nei prossimi giorni.
Sabato sera poi ha avuto luogo la premiazione dei concorsi Cittadella e Cassiopea, presentati da Fabiana Redivo, presidente dell’associazione I Sogni Nel Cassetto. Il primo, dedicato alle varie sfumature del fantasy ha premiato Il vampiro della bassa di Chiara Negrini (Edizioni Domino) per il miglior romanzo di "magia urbana" e Multiverse ballad di Andrea Atzori e Tim D.K. (Origami Edizioni) e Città senza eroi di Roberto Gerilli e Giacomo Bernini (UTE Libri) nella sezione "Nuove chimere".
Il Premio Cassiopea è invece dedicato al miglior romanzo di fantascienza, e quest'anno è stato vinto da Corpi spenti di Giovanni De Matteo (Urania), secondo classificato De Bello Alieno di Davide Del Popolo Riolo.
Presentato anche il Premio Hypnos che è andato a due racconti in ex aequo, I Pallidi di Giovanni De Feo e Ex Machina di Francesco Coriglian.
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