Ci aveva vissuto cinquant'anni in quella casa a Cheviot Hills, nei pressi di Los Angeles, Ray Bradbury. Una casetta non particolarmente lussuosa, dai luminosi muri gialli. Morto lo scrittore, la casa era stata venduta per 1,76 milioni di dollari a Thom Mayne, uno di quegli architetti talmente importanti e famosi da meritare il titolo di "archistar". Nei giorni scorsi, la casa è stata rara al suolo.
La cosa ha ovviamente gettato nello sconforto i moltissimi estimatori di Ray Bradbury. Ci sono però, almeno parzialmente, delle buone notizie.
Come riporta su File770 Jonathan R. Eller, direttore del Centro per gli studi su Ray Bradbury, Thom Mayne si è rivelato tutt'altro che un ricco del tutto privo di rispetto per il grande scrittore. La prima cosa che ha fatto è stata quella di mettere in salvo il più possibile, inclusi i libri e mobili per donarli in beneficienza; finiranno probabilmente in una sorta di museo che lo stesso Eller sta mettendo in piedi cercando di ricreare lo studio dove lavorava Bradbury.
Mayne ha poi manifestato il proposito di una casa di basso profilo, mura e giardino, per rispettare l'eredità di Bradbury, la quale non sarà venduta ma vi andrà a vivere lui stesso.
Non è la prima casa "storica" demolita nei pressi di Los Angeles; la stessa sorte hanno subito le case di Raymond Chandler e Rodolfo Valentino.
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