Valentino Peyrano e Marco Migliori sono nomi già abbastanza noti, già pubblicati anche su Robot. Poco sappiamo invece sugli altri sei autori in finale all'ottava edizione del Premio Robot. Nostra ignoranza magari, è possibile che abbiano pubblicato e noi non ne siamo a conoscenza, anche perché i loro testi in diversi casi mostrano una certa esperienza di scrittura. Ma crediamo di poter dire, insomma, che sono nomi nuovi per il mondo della fantascienza italiana.
Ce ne sono stati tanti, in questa edizione del premio Robot. Anno dopo anno i "nomi noti" diminuiscono e nuovi autori si affacciano alla ribalta; spesso anche con ottimi risultati. Noi poi non possiamo inserire in finale troppi titoli - già otto sono più del solito - e dobbiamo lasciarne fuori comunque diversi meritevoli. Altri si perdono per qualche aspetto, uno stile non abbastanza rifinito, un'idea già vista, un finale deludente, magari un po' più di lavoro e di autocritica avrebbero consentito di superare l'ultimo scalino. Ma c'è potenzialità, e speriamo che molti di questi autori si ripresentino l'anno prossimo, con quel pizzico di esperienza o di determinazione in più.
Ecco gli otto finalisti, e qualche titolo segnalato.
Il vincitore sarà pubblicato su Robot 74, in uscita in marzo.
Almamater
di Raffaele Notaro
La casa dei piccioni
di Valentino Peyrano
Dama bianca dama nera
di Marco Migliori
Lost by Univers
di Linda De Santi
Quello che i bambini non sanno
di Luca Prati
Rendez-vous
di Stefano Paparozzi
Lo stagno
di Roberto Vaccari
Thomas
di Veronica Baeli
Segnalati
Le ragioni della carne e L’alchimia della colpa di Anna Silvia Armenise; 2069 di Roberto Ghiotto; Bodyless di Danilo Pigozzi; Persephone di Gianluca Fracasso; Ariadne di Pietro Schiavo Campo.
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