Amato, criticato, analizzato in ogni minuscolo dettaglio, Interstellar è stato il film che più ha fatto parlare di sé in questi mesi, raggiungendo il notevole incasso di 621 milioni di dollari a livello mondiale contro un budget di 165 milioni, un ottimo risultato considerando il tema non facile trattato dal film.
Naturalmente, visto che Christopher Nolan è il campione in carica in casa Warner, grazie alla trilogia di Il cavaliere Oscuro e Inception, la major sta cercando di tenere alto il suo livello di interesse e lo ha fatto con il romanzo del 2012 Ready Player One, di Ernest Cline, da noi uscito col titolo Player One, proponendogli la regia e l'adattamento della sceneggiatura.
Player One è ambientato nel 2044. Il mondo è afflitto da una grave crisi energetica che lo sta portando velocemente alla rovina. L'unico posto in cui milioni di persone trovano un fuga dalla realtà che li circonda è un mondo virtuale chiamato Oasis, in cui puoi interagire con guanti e occhiali in una versione evoluta degli attuali Oculus Rift, che garantiscono un'immersione totale in un mondo ricco di sorprese e avventure. Entra in scena il giovane Wade Watts, che da da moltissimo tempo viaggia attraverso Oasis inseguendo un mito: le tre chiavi nascoste dal defunto creatore del mondo virtuale, James Halliday, che darebbero accesso alla sua enorme fortuna.
Ma Halliday ha nascosto criptici indizi all'interno di riferimenti alla cultura pop dei decenni precedenti, di cui era un grande ammiratore. Quando Wade scopre il primo vero indizio, Oasis si trasforma in un posto molto pericoloso, perché anche tutti gli altri giocatori vogliono quello che sta cercando e non si fermeranno davanti a niente pur di riuscirci.
Esiste già una prima sceneggiatura a opera di Zack Penn (X-Men 2 e 3, The Avengers, la serie Alphas) il quale ha raccontato: "Ci sono un buon numero di situazioni nel libro che sono incredibilmente visuali e facili da trasporre e altre che invece non puoi proprio riportare così come sono. Ma sono stato così fortunato da avere l'appoggio e l'approvazione di Cline per ogni passaggio della sceneggiatura."
Trattandosi però di un argomento che potrebbe non rientrare nelle corde di Nolan, la Warner ha già quattro possibili nomi alternativi: Robert Zemeckis, Edgar Wright (autore della prima stesura di Ant-Man), Matthew Vaughn (X-Men - L'inizio) e Peter Jackson. Il sito Collider ha riportato anche che il secondo regista a cui mira la major è proprio Zemeckis, anche perché il romanzo contiene non pochi riferimenti ai suoi film precedenti.
Visto che non potrebbero esserci due registi più diversi tra loro, chiediamo a voi, quale dei due si presta a far diventare reale il mondo virtuale di Oasis, con tutti i pericoli e i misteri che nasconde?
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