Gli hard mount e Waldo sono stati essenziali per soddisfare la volontà di Nolan di evitare i green screen per
La stessa Endurance – nello specifico un segmento della sua struttura circolare, lungo 60 metri - è stata costruita all'interno del cavernoso stage 30 degli Studios Sony. Questo immenso arco è stato appoggiato da una gru su un giunto cardanico di 150 metri montato su tre punti di snodo, con una meccanica colossale, in grado di inclinare la struttura di 180 gradi per le
sequenze del volo spaziale.
La rigorosa praticità dell'estetica degli esterni delle navi, è stata mantenuta anche nella progettazione dei loro interni. “Abbiamo voluto integrare il maggior numero di componenti aerospaziali esistenti, sempre rimanendo realisti”, ha rivelato Nolan. “Quando hai a che fare con delle navicelle spaziali e la galassia, il pericolo è che si perda l'elemento umano, e Nathan ed i suoi ragazzi si sono moderati, pensando alla praticità e la funzionalità degli ambienti”.
L'influenza della NASA è particolarmente evidente nei sistemi di stoccaggio, con particolare attenzione alle dimensioni compatte, l'intercambiabilità e l'efficienza. “L'Endurance riflette veramente ciò che abbiamo imparato alla ISS, e la Endeavor nello spazio, non ha una cima e un fondo, un soffitto ed un pavimento, tutto è ben posizionato ed intercambiabile, e viene utilizzata ogni superficie”, ha spieagato Crowley. “Chris voleva che gli attori utilizzassero ogni cosa, così all'interno della nave i monitor e gli interruttori sono stati tutti progettati per servire ad uno scopo.”
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