Al suo secondo week end di programmazione nelle sale mondiali, l'ambizioso viaggio attraverso il wormhole diretto da Christopher Nolan ha raggiunto la notevole cifra di 321.190 milioni di dollari, contro un budget di 165 milioni.

Le teorie e le ipotesi sul finale del film si contano a centinaia on-line, aumentando a dismisura l'interesse verso un film che combina l'elemento emotivo e quello scientifico in un insieme unico e particolarissimo.

La storia di Interstellar, quella dietro le quinte, comincia sette anni fa, quando la Paramount aveva chiamato Jonathan Nolan a lavorare alla sceneggiatura di uno script concepito dalla produttrice Lynda Obst e il fisico teorico Kip Thorne, con il progetto di farlo diventare il nuovo film di Steven Spielberg. Ma nel mondo delle major americane i cambi della guardia ai vertici sono repentini e ciò che era interessante per un CEO può non essere interessante per il suo successore, il che portò a due eventi: l'uscita di scena di Spielberg e l'arrivo della Warner e di Christopher Nolan nel 2012.

Questo ha portato a un interessante quesito: Quanto era diversa la versione di Spielberg da quella vista al cinema?

La risposta arriva da Den of Geek, il cui autore ha letto lo script originale (se volete leggerlo trovate il link nelle risorse di rete) datato 2008 e evidenziato le differenze tra le due versioni.

L'umanità sull'orlo dell'estinzione

Ciò che viene raccontato nelle prime 50 pagine è molto simile a quanto visto al cinema, ma il "fantasma" che secondo la giovane Murphy/Mackenzie Foy abita la sua camera è del tutto assente.

Invece, padre e figlia arrivano alla base segreta di ciò che rimane della Nasa seguendo una misteriosa sonda americana che precipita nei campi di Galveston.

Cooper segue il segnale emesso dalla sonda e scopre la base, nascosta sotto un'isola ricoperta di vegetazione nelle acque di Santa Cruz.

Qui l'incontro con John Brand/Michael Caine e la figlia Amelia/Anne Hathaway è identico a quanto visto nel film, con una differenza: nel wormhole sono state inviate solo innumerevoli sonde.

Con l'aiuto di Cooper, i Brand insieme agli scienziati Doyle/Wes Bentley e Roth (sostituito da Romilly/David Gyasi nel film) riescono a estrarre dei dati fondamentali dalla sonda spaziale: dettagli su un pianeta ghiacciato con ossigeno nella sua atmosfera, che potrebbe essere la nuova casa dell'umanità.

Stimolati dalla scoperta, decidono di organizzare una missione spaziale, e Cooper viene chiamato a sostituire l'anziano scienziato.

La differenza fondamentale da questo punto in poi è quanto diventa veloce lo sviluppo narrativo: la storia si prende il suo tempo per introdurre i personaggi, compreso Donald/John Litgow, ma subito dopo accelera da una svolta narrativa all'altra. È più un'avventura che fa svelandosi che un solenne inoltrarsi nel mistero (parole di Den of Geek).

Il tocco più leggero di Spielberg si nota anche in Tars, che in origine non era quella sorta di monolito che abbiamo conosciuto, ma un umanoide alla stregua di quanto visto in A.I.

Quando entra in scena indossa un cappello di paglia e il suo scopo è fornire l'elemento commedia al film.

tars
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Anche le tempeste di sabbia/polvere, sono rappresentate in modo diverso: certo vengono descritte aree abbandonate della California e navi militari inabissate sul fondo dell'oceano, ma altre descrizioni hanno un tono decisamente più leggero.

Due passaggi rendono l'idea della situazione: mentre padre e figlia raggiungono la base, Murphy vede delle bacche rosse per terra e il padre le intima di non toccarle, non rendendosi conto che si tratta di fragole; e durante la partita di baseball, Murphy chiede al padre "Cos'è un hot dog?"

Nel wormhole

È da questo punto che la storia prende una piega del tutto diversa:

Mentre lo attraversano, incontrano dei misteriosi disturbi sferici, che fluttuano intorno a loro prima di scomparire bruscamente. Poi il piano di usare un piccolo buco nero per catapultare l'Endurance verso il pianeta ghiacciato fallisce miseramente e Tars si sacrifica per aiutare l'astronave a riprendere la sua strada.

Sul pianeta ghiacciato il team fa una scoperta sconcertante: un campo base cinese, apparentemente abbandonato. I nostri scoprono così che i cinesi avevano scoperto il wormhole più o meno nello stesso periodo in cui lo aveva trovato Brand, circa 50 anni fa, e avevano organizzato una missione con equipaggio umano.

La minaccia di esplosioni radioattive in arrivo da una stella di neutroni nelle vicinanze spinge il team a inoltrarsi nella base, fino a scendere in un foro scavato nel ghiaccio.

Qui, trovano un incredibile mondo sotterraneo, vagamente simile a quello descritto in Viaggio al centro della Terra: ci sono oceani, montagne ed esotici organismi alieni. Amelia scopre che quella che appare come una foresta è in realtà un'entità biologica frattale, ovvero vegetazione senziente in grado di spezzarsi e riformarsi a piacimento.

I cinesi sono stati uccisi dalle radiazioni solari, ma i loro robot hanno continuato a costruire una gigantesca base nelle profondità del pianeta. Ma nel frattempo il governo cinese era crollato e non c'erano state altre spedizioni per salvare gli abitanti della nazione.

Lasciati a sé stessi, i robot hanno usato un'astronave per esplorare il resto del sistema solare e vicino a un gigantesco buco nero chiamato Gargantua, hanno fatto una scoperta descritta semplicemente come "un tesoro".

I robot hanno anche creato un macchinario in grado di manipolare la gravità, un'invenzione che secondo Cooper può essere utilizzata per creare gigantesche arche spaziali con le quali salvare tutti gli abitanti della terra.

Da quel momento però, la situazione precipita: da una mappa stellare cinese, Cooper scopre che il pianeta ghiacciato è lungi dall'essere una possibile nuova casa, perché nel giro di 10 anni verrà distrutto da un buco nero.

I cinesi stessi avevano catturato la sonda americana, per impedire che riportasse la scoperta sulla terra.

E nel mezzo della foresta, altri robot sono di guardia con lo scopo di impedire al team di scappare con quelle informazioni.

Durante una grande sequenza d'azione, i protagonisti riescono a scappare dal pianeta, ma per riuscirci, Roth deve usare la macchina per manipolare la gravità, sacrificandosi per salvare gli altri.

Cooper inserisce i dati della macchina nella sonda americana recuperata alla base, con l'idea che inviandola sulla Terra, saranno in grado di costruire le suddette arche.

Tutto a posto?

Niente affatto: Amelia scopre che a causa dello sfalsamento temporale creato dal buco nero, in realtà sono passati 47 anni dalla loro partenza. E poco dopo scoprono di avere un clandestino a bordo: uno dei robot cinesi.

Cooper riesce a disabilitarlo, ma non prima che il robot riesca a scaricare buona parte del combustibile nucleare della Endurance: "Scusatemi" sono le sue ultime parole "Sono i miei ordini. Nessuno deve seguirci".

Tutto è perduto

Sfumate le speranze di salvare l'umanità, l'unica chance è di scoprire la reale identità del "tesoro" trovato dai robot cinesi vicino a Gargantua. 

E qui ecco la seconda enorme differenza rispetto al film: Nelle vicinanze del buco nero, scoprono un wormhole ancora più grande. Viaggiando al suo interno, ricompaiono gli stessi disturbi sferici visti in precedenza e i nostri capiscono che si tratta di esseri senzienti in grado di manipolare la gravità, in maniera simile agli alieni che manipolavano l'acqua visti in Abyss di James Cameron.

Queste guide semi invisibili li guidano a un'altra scoperta: una gigantesca stazione spaziale.

Quando ci entrano, si rendono conto che è stata costruita da esseri umani, ma molto più tecnologicamente avanzati di noi. E trovano anche Tars, che è sopravvissuto alla caduta nel buco nero ed ha galleggiato nello spazio per decenni fino a raggiungere la stazione spaziale.

Ma le scoperte non sono ancora finite: a causa dello sfalsamento temporale, Tars ha passato 300 anni nella stazione, mentre per il team sono passate solo poche ore. E l'androide ha scoperto che la stazione stessa è stata costruita dai robot cinesi nell'arco di quattromila anni.

Il "tesoro" era il tempo, "abbastanza tempo per salvarci tutti" dice Amelia.

In questo nucleo al di fuori del nostro universo, il tempo passava molto lentamente e i robot lo hanno usato per costruire la stazione e altre inimmaginabili innovazioni tecnologiche.

La tecnologia per manipolare la gravità era una delle invenzioni, un'altra è la fonte di energia della stazione: un piccolo buco nero, perché gli androidi hanno anche capito come costruirli, realizzandone a dozzine.

L'ultimo tentativo fatto dei robot è stato di viaggiare attraverso uno dei wormhole, nella speranza di tornare indietro nel tempo e salvare l'umanità.

Amelia non crede ci siano riusciti ma Doyle, disperato, decide di prendere una delle navi spaziali e cercare di tornare a casa, portando la sonda con sé.

Cooper si rende conto che la sonda è la stessa da lui trovata sulla terra e cerca di dissuaderlo, ma Doyle parte lo stesso.

L'astronave di Doyle viene disintegrata dal buco nero, ma la sonda sopravvive, e arriva sulla terra, dove viene trovata da Cooper all'inizio della storia.

In assenza del padre, Murphy ha lavorato ai dati estratti dal suo interno e mentre passava da ragazzina a donna, arrivava a creare la tecnologia per manipolare la gravità che avrebbe salvato l'umanità.

Dopo la Terra

Il finale è simile a quello di Nolan: Cooper e Amelia si separano.

Lei si mette in viaggio alla ricerca di un pianeta abitabile, lui torna sulla Terra.

Ma quando arriva è l'anno 2320, il pianeta è una palla di ghiaccio desolata. Ridotto allo stremo dalle temperature proibitive, Cooper libera una delle creature frattali che aveva portato con sé, poi perde i sensi.

Al suo risveglio, si trova nella stazione spaziale vista nel film, solo che invece della madre, trova il suo bis-bis-nipote, un uomo anziano di nome Anthony Cooper, in punto di morte.

La sequenza finale è cautamente ottimistica: sulla Terra, la forma di vita frattale si è riprodotta su tutta la superficie e la sua lieve luminosità illumina la distesa ghiacciata, indizio che un giorno il pianeta potrebbe essere nuovamente abitabile.

Nel frattempo, Cooper segue il suo copione: Prende con se Tars, ruba un'astronave e parte alla ricerca di Amelia.

Vi lasciamo con due domande: quale delle due versioni preferite e cosa ne pensate del finale del film?