Le due ragioni principali si trovano sia nel mezzo che comunque nei fumetti. Se il supereroe classico, quello che alla fine per quanto si ingarbugli la trama vince sempre per intenderci, non è adatto alla space opera per “conflitto di interessi” e perché non adatto ad essere messo in ombra dal contesto magari una forma di eroe minore, magari senza nemmeno superpoteri e non legato alle stesse dinamiche potrebbe funzionare, ancora di più se lo allontaniamo il più possibile dalla Terra. Quando infatti si riesce a cambiare radicalmente la prospettiva l'universo cosmico Marvel comincia non solo a funzionare ma a regalare emozioni ed atmosfere simili a quelle del primo Guerre Stellari di George Lucas. Quando la storia si distacca dalle forzature e dal dover dimostrare, arrampicandosi spesso e volentieri sugli specchi, l'innata superiorità della razza umana e dei suoi rampolli in costume, il mezzo secolo di sviluppo e di aggiunte a questo universo cosmico diventa un fattore positivo ricco di innumerevoli opportunità da sfruttare. Il figlio ibrido di una madre terrestre e di un padre alieno, Starlord chiaramente, portato via dal nostro pianeta prima dell'adolescenza potrebbe proprio essere una di queste, un protagonista in grado di strizzare l'occhio a Han Solo ed a suo agio anche quando la storia pretende da lui un comportamento molto lontano dai superlativi eroistici. Aggiungiamo una killer aliena psicopatica sulla via della redenzione, Gamora, un procione iperevoluto e dalle manie omicide, Rocket Racoon, una violenta pianta senziente, Groot, ed una macchina per uccidere autistica, Drax, per ottenere qualcosa di ben diverso dai Vendicatori e soprattutto ben diverso da qualsiasi team supereroistico possibile. 

I Guardiani della Galassia in effetti non sono supereroi e la Marvel si è sforzata tantissimo per sottolinearlo ampiamente: sono un gruppo raffazzonato di emarginati alieni. Non possono affrontare un'astronave a mani nude, non possono spostare i pianeti dalla loro orbita e non sparano raggi cosmici da qualche parte della loro anatomia, tutto il loro eroismo, non dello stampo classico, se lo dovranno guadagnare passo passo nella maniera più difficile ed anche quando incapperanno nei loro colleghi in costume o intrecceranno le loro storie con quelle dei personaggi più blasonati lo faranno da un'angolatura nuova, con un altro punto di vista, molto più in sintonia con l'atmosfera fantascientifica in cui sono immersi. 

La Marvel è ben conscia di aver scelto il fumetto giusto per l'occasione anzi non solo di averlo scelto giusto e con i personaggi giusti ma come se non bastasse di averlo ricostruito in questo modo a tavolino partendo dalla riedizione della testata con la collana Marvel Now dell'anno scorso. Dopo aver vagliato negli ultimi anni e nelle ultime incarnazioni dei Guardiani la giusta alchimia di elementi, con ben più di una strizzata d'occhio al film in divenire, dal fumetto odierno son partite le basi per la costruzione dell'avventura cinematografica in modo molto più pesante e più consapevole di qualunque cosa sia accaduta in precedenza. Si potrebbe dire che per la prima volta sia sia creata una sintonia creativa e completa fra universo base e universo cinematico. Il secondo elemento da sfruttare per la Casa delle Idee è proprio quest'ultimo, l'ambiente cinema. Qui tutta la passata storia Marvel non esiste, la continuity è stata creata da una manciata di film negli ultimi anni quindi è possibile far passare molto più facilmente cambiamenti anche radicali rispetto alle testate. Gli spettatori che non sono lettori non si accorgeranno di nulla mentre anche i più accaniti appassionati li accetteranno molto più di buon grado in nome dell'adattamento al grande schermo del fumetto. Se i Nova Corps di punto in bianco smettessero, nelle testate in cui appaiono, di viaggiare per lo spazio in tutine blu con l'elmetto in testa per dotarsi di una vera flotta di moderne navi da battaglia il disorientamento sarebbe abbastanza pesante e le storie da rettificare innumerevoli mentre al cinema sono come appariranno la prima volta, plausibili ed in sintonia col resto dell'ambientazione.